Nei due paesi europei nei quali le donne hanno conseguito quasi contemporaneamente il diritto di voto (Francia 1944, Italia 1945), la pubblicazione di loro scritti politici avviene in forme che presentano innumerevoli e sorprendenti analogie. Il saggio prende in esame, a partire dagli anni della Rivoluzione francese, i linguaggi utilizzati, inventati, re-inventati da parte delle donne, ben prima del loro esercizio dei diritti politici e civili. Italiane e francesi contrastarono, con le loro parole, un disegno politico che, dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento, è tracciato su misura per l’uomo: lavorarono a nuove definizioni di termini come “pubblico”, “privato”, “politico”, “sociale”, “madre”, “donna”, “educazione”, e molte altre ancora, e posero una serie di questioni storicamente legate al pratico esercizio della democrazia. Il saggio delinea un quadro sintetico di questo significativo processo storico, del quale ancora molto resta da studiare: vocaboli, espressioni nate nel vivo di una lotta difficile nella quale la progressiva appropriazione della sovranità si accompagna al ri-nominare uomini e cose. Ma che le donne riempiono di significati originali, “diversi”.
Parole di donne alle origini delle democrazie europee: Francia e Italia
PISANO, LAURA
2008-01-01
Abstract
Nei due paesi europei nei quali le donne hanno conseguito quasi contemporaneamente il diritto di voto (Francia 1944, Italia 1945), la pubblicazione di loro scritti politici avviene in forme che presentano innumerevoli e sorprendenti analogie. Il saggio prende in esame, a partire dagli anni della Rivoluzione francese, i linguaggi utilizzati, inventati, re-inventati da parte delle donne, ben prima del loro esercizio dei diritti politici e civili. Italiane e francesi contrastarono, con le loro parole, un disegno politico che, dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento, è tracciato su misura per l’uomo: lavorarono a nuove definizioni di termini come “pubblico”, “privato”, “politico”, “sociale”, “madre”, “donna”, “educazione”, e molte altre ancora, e posero una serie di questioni storicamente legate al pratico esercizio della democrazia. Il saggio delinea un quadro sintetico di questo significativo processo storico, del quale ancora molto resta da studiare: vocaboli, espressioni nate nel vivo di una lotta difficile nella quale la progressiva appropriazione della sovranità si accompagna al ri-nominare uomini e cose. Ma che le donne riempiono di significati originali, “diversi”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.