La prima Carbonia è stata appena inaugurata, alla fine del 1938, che già si comincia a progettare la “grande Carbonia” per 35 e poi 50.000 abitanti, la vera e propria capitale del distretto del carbone. La prima Carbonia, come abbiamo visto, è soprattutto la città di Gustavo Pulitzer. Ma la seconda Car- bonia, seppure capitale incompiuta, è la città di Eugenio Montuori, almeno nella nuova versione della città giardino “densificata”, e nei pochi frammenti realizzati del grande “raddoppio” oltre la valle del Rio Cannas. È lui che prima gestisce sapientemente la transizione tra l’una e l’altra nel ‘39, garan- tendo la continuità, e poi progetta una per una tutte le matrici, destinate a rimanere come prototipi isolati, della nuova periferia urbana, la “Siedlung interrotta” di Carbonia.
La seconda fase delle fondazioni (1939-1943)
Antonello Sanna;Paolo Sanjust
2020-01-01
Abstract
La prima Carbonia è stata appena inaugurata, alla fine del 1938, che già si comincia a progettare la “grande Carbonia” per 35 e poi 50.000 abitanti, la vera e propria capitale del distretto del carbone. La prima Carbonia, come abbiamo visto, è soprattutto la città di Gustavo Pulitzer. Ma la seconda Car- bonia, seppure capitale incompiuta, è la città di Eugenio Montuori, almeno nella nuova versione della città giardino “densificata”, e nei pochi frammenti realizzati del grande “raddoppio” oltre la valle del Rio Cannas. È lui che prima gestisce sapientemente la transizione tra l’una e l’altra nel ‘39, garan- tendo la continuità, e poi progetta una per una tutte le matrici, destinate a rimanere come prototipi isolati, della nuova periferia urbana, la “Siedlung interrotta” di Carbonia.File | Dimensione | Formato | |
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