La dipendenza britannica dai minerali sudafricani e la constructive relationship del governo Thatcher

In un contesto politico internazionale dominato dalla Guerra Fredda e dalla tendenza a imporre sanzioni al Sudafrica, il Regno Unito dovette fare i conti con tutti i legami economici e politici che aveva con il governo dell’apartheid. Viste le importanti ripercussioni in caso di crisi politiche o di instabilità regionale, la dipendenza industriale e strategica del Regno Unito, e di altri partner europei, dai minerali sudafricani fu uno degli aspetti di cui si dovette occupare il governo britannico. Nel maggio 1979, l’arrivo a Downing Street del partito conservatore guidato da Margaret Thatcher, segnò un nuovo approccio di dialogo costruttivo con il Sudafrica, così come suggerito dal Foreign and Commonwealth Office. Questo lavoro mostra come il governo Thatcher dovette muoversi su più fronti, per evitare l’insorgere di crisi regionali e, allo stesso tempo, per scongiurare l’imposizione di sanzioni che avrebbero certamente messo in crisi l’economia e l’industria britannica.