Un Convegno internazionale e interdisciplinare in cui si ritrovano a discutere trenta di ricercatori, dove il confronto scientifico si apre al dibattito con il pubblico. [pp. 4-5] Una Mostra Multimediale/TRACCE che ospita nella Sala Archi il lavoro di oltre cinquanta autori (fra bambini, artisti, ricercatori, operatori culturali e umanitari), dispiegandosi attraverso fotografia, video, sonoro, opere e interventi di artisti. [pp. 6-7] Un Laboratorio permanente/COSMOLAB, animato in 7 tavoli tematici da docenti, ricercatori e dottorandi di UniCa, che si ritrovano in un open space mentre continuano a svolgere la normale attività universitaria insieme agli studenti. Questa Sala, con il suo spazio dedicato agli approfondimenti, ospita anche alcuni interventi artistici: perché è bello e fecondo fare la ricerca in un luogo accogliente dove i muri suscitano emozioni. [pp. 2-3] Una Biblioteca di passaggio/TRANSITI che si fa casa di brevi soste e lunghi pensieri, con letterature migranti, memorie, movimenti e racconti di ospiti giunti da altrove. Frutto di una collaborazione fra Cosmomed, l’Associazione culturale Tusitala e la MEM di Cagliari, Transiti ospiterà il Bibliobus cittadino per una sosta straordinaria a Sant’Elia. [p. 7] Il sito web www.cosmomed.org, è destinato a presentare l’Evento, ad approfondire i temi del cosmopolitismo e a seguire gli appuntamenti del programma di Eventi (performamce, reading, concerti, film documentari, dibattiti), e quello che succederà nel corso di Cosmomed fra il 17 ottobre e il 3 novembre 2019. Cosmomed è gli abitanti del quartiere, i visitatori, chi viene da lontano e ha attraversato il mare, – Gli studenti, gli ospiti, gli artisti e gli operatori, i ricercatori e i docenti che vorranno animarlo e incontrarsi qui al Lazzaretto. Realizzato con il patrocinio de Comune e dell’Università degli Studi di Cagliari, e grazie al finanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna (2017-19), con il contributo dell’Università e del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, COSMOMED/Tracce di cosmopolitismo intorno al Mediterraneo. Migrazioni, memorie e attualità, muove dalla prospettiva di mettere in osmosi Ricerca in Scienze Umane e Sociali, Arte, Società e Territorio. Ha la finalità di offrire a un vasto pubblico gli esiti scientifici di una ricerca che riguarda un tema di attualità ma che trova le sue radici nel passato. Intende anche contribuire ad una recente prospettiva culturale dell’Umanistica tesa a superare quella “de-compartimentazione del Sapere” che ha distinto e dissociato per lungo tempo Arte e Scienza, così come Sapere universitario e Società. Perciò, i tanti progetti qui presentati convergono tutti, a loro modo e quale che sia il campo originario di riferimento – ovvero scientifico, artistico, umanitario o culturale – verso questa volontà di riconnettere saperi, competenze, idee, azione sociale e territorio. Abbiamo così deciso, ancora una volta, di uscire dall’Università e di prendere dimora in città, e non a caso abbiamo chiesto ospitalità proprio al Lazzaretto, già spazio di quarantena e di sofferenza, ma ormai Centro culturale d’Arte. Un’ospitalità che ci è stata gratuitamente concessa da parte dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde pubblico del Comune di Cagliari che ringraziamo. E Cosmomed propone un omaggio simbolico proprio a questo luogo e lo associa alle figure di due intellettuali mediterranei scomparsi di recente: l’antropologo Giulio Angioni e il poeta e traduttore Marc Porcu, la cui vita, opere e impegno civile ci hanno lasciato importanti “tracce” di sguardi e di prospettive cosmopolite sul mondo. [p. 7] Il filo narrativo di Cosmomed vuole dare esplicitamente “voce” a un mosaico variegato di attori sociali coinvolti nella ricerca e nelle esperienze artistiche o umanitarie su cui il progetto si fonda. Lo fa attraverso discorsi, opinioni, visioni e anche emozioni di tante persone, stanziali o in cammino, privilegiando con un taglio di genere e intergenerazionale lo sguardo dei bambini o di chi è ai margini, la voce delle donne, il racconto-testimonianza e l’apporto culturale di chi è oggi migrante, o lo è stato in passato. La multimedialità e le Digital Humanities che accompagno il cammino di Cosmomed – al contempo come metodologie progettuali e come strumenti di diffusione dei risultati della ricerca – s’incrociano qui con le nuove prospettive aperte nei rispettivi campi disciplinari dalla Public history, dalla Public geography e dalla Public anthropology, che s’interrogano proprio sul ruolo etico e politico del ricercatore nella società contemporanea. Per noi di Cosmomed, in sintonia con le strategie culturali dell’Università di Cagliari, questo ruolo è quello diprodurre “senso” sociale e conoscenza sul mondo, riflettendo sui suoi fenomeni, le sue tensioni o le sue violenze, le sue bellezze e armonie, cercando di distanziarci dal tumulto della cronaca, per orientarci meglio nel trambusto cosmopolita del quotidiano (ovvero dell’ordine irrequieto e vario degli abitanti del mondo). L’équipe di Cosmomed
Cosmomed. Tracce di Cosmopolitismo intorno al Mediterraneo. Migrazioni, Memorie, Attualità
Cattedra R
Conceptualization
;Atzeni C
Writing – Review & Editing
;Cubadda GMembro del Collaboration Group
;Deledda AWriting – Review & Editing
;Luciano E;Mereu MWriting – Review & Editing
;Piras R
Writing – Review & Editing
2020-01-01
Abstract
Un Convegno internazionale e interdisciplinare in cui si ritrovano a discutere trenta di ricercatori, dove il confronto scientifico si apre al dibattito con il pubblico. [pp. 4-5] Una Mostra Multimediale/TRACCE che ospita nella Sala Archi il lavoro di oltre cinquanta autori (fra bambini, artisti, ricercatori, operatori culturali e umanitari), dispiegandosi attraverso fotografia, video, sonoro, opere e interventi di artisti. [pp. 6-7] Un Laboratorio permanente/COSMOLAB, animato in 7 tavoli tematici da docenti, ricercatori e dottorandi di UniCa, che si ritrovano in un open space mentre continuano a svolgere la normale attività universitaria insieme agli studenti. Questa Sala, con il suo spazio dedicato agli approfondimenti, ospita anche alcuni interventi artistici: perché è bello e fecondo fare la ricerca in un luogo accogliente dove i muri suscitano emozioni. [pp. 2-3] Una Biblioteca di passaggio/TRANSITI che si fa casa di brevi soste e lunghi pensieri, con letterature migranti, memorie, movimenti e racconti di ospiti giunti da altrove. Frutto di una collaborazione fra Cosmomed, l’Associazione culturale Tusitala e la MEM di Cagliari, Transiti ospiterà il Bibliobus cittadino per una sosta straordinaria a Sant’Elia. [p. 7] Il sito web www.cosmomed.org, è destinato a presentare l’Evento, ad approfondire i temi del cosmopolitismo e a seguire gli appuntamenti del programma di Eventi (performamce, reading, concerti, film documentari, dibattiti), e quello che succederà nel corso di Cosmomed fra il 17 ottobre e il 3 novembre 2019. Cosmomed è gli abitanti del quartiere, i visitatori, chi viene da lontano e ha attraversato il mare, – Gli studenti, gli ospiti, gli artisti e gli operatori, i ricercatori e i docenti che vorranno animarlo e incontrarsi qui al Lazzaretto. Realizzato con il patrocinio de Comune e dell’Università degli Studi di Cagliari, e grazie al finanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna (2017-19), con il contributo dell’Università e del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, COSMOMED/Tracce di cosmopolitismo intorno al Mediterraneo. Migrazioni, memorie e attualità, muove dalla prospettiva di mettere in osmosi Ricerca in Scienze Umane e Sociali, Arte, Società e Territorio. Ha la finalità di offrire a un vasto pubblico gli esiti scientifici di una ricerca che riguarda un tema di attualità ma che trova le sue radici nel passato. Intende anche contribuire ad una recente prospettiva culturale dell’Umanistica tesa a superare quella “de-compartimentazione del Sapere” che ha distinto e dissociato per lungo tempo Arte e Scienza, così come Sapere universitario e Società. Perciò, i tanti progetti qui presentati convergono tutti, a loro modo e quale che sia il campo originario di riferimento – ovvero scientifico, artistico, umanitario o culturale – verso questa volontà di riconnettere saperi, competenze, idee, azione sociale e territorio. Abbiamo così deciso, ancora una volta, di uscire dall’Università e di prendere dimora in città, e non a caso abbiamo chiesto ospitalità proprio al Lazzaretto, già spazio di quarantena e di sofferenza, ma ormai Centro culturale d’Arte. Un’ospitalità che ci è stata gratuitamente concessa da parte dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde pubblico del Comune di Cagliari che ringraziamo. E Cosmomed propone un omaggio simbolico proprio a questo luogo e lo associa alle figure di due intellettuali mediterranei scomparsi di recente: l’antropologo Giulio Angioni e il poeta e traduttore Marc Porcu, la cui vita, opere e impegno civile ci hanno lasciato importanti “tracce” di sguardi e di prospettive cosmopolite sul mondo. [p. 7] Il filo narrativo di Cosmomed vuole dare esplicitamente “voce” a un mosaico variegato di attori sociali coinvolti nella ricerca e nelle esperienze artistiche o umanitarie su cui il progetto si fonda. Lo fa attraverso discorsi, opinioni, visioni e anche emozioni di tante persone, stanziali o in cammino, privilegiando con un taglio di genere e intergenerazionale lo sguardo dei bambini o di chi è ai margini, la voce delle donne, il racconto-testimonianza e l’apporto culturale di chi è oggi migrante, o lo è stato in passato. La multimedialità e le Digital Humanities che accompagno il cammino di Cosmomed – al contempo come metodologie progettuali e come strumenti di diffusione dei risultati della ricerca – s’incrociano qui con le nuove prospettive aperte nei rispettivi campi disciplinari dalla Public history, dalla Public geography e dalla Public anthropology, che s’interrogano proprio sul ruolo etico e politico del ricercatore nella società contemporanea. Per noi di Cosmomed, in sintonia con le strategie culturali dell’Università di Cagliari, questo ruolo è quello diprodurre “senso” sociale e conoscenza sul mondo, riflettendo sui suoi fenomeni, le sue tensioni o le sue violenze, le sue bellezze e armonie, cercando di distanziarci dal tumulto della cronaca, per orientarci meglio nel trambusto cosmopolita del quotidiano (ovvero dell’ordine irrequieto e vario degli abitanti del mondo). L’équipe di CosmomedI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.