At the beginning of the XIX century, the territory of Sardinia is interested by numerous surveying campaigns. These are, in particular, partial representations of the coastline or surveys of the stronghold; the "best" map that at the time showed the entire island is the one created by Tommaso Napoli and published by Rizzi-Zannoni in the 1811. However, this document shows numerous shortcomings regarding the use of modern tools and methods for survey and representation of places, as the Piedmontese officer Alberto Della Marmora will soon verified during his activity finalized of creating a geological map. Once Della Marmora realizes the inaccuracy of the Tommaso Napoli’s map -starting from the 1825- will dedicate himself to the surveys completed between the 1835 and the 1838 with the support of Carlo De Candia. In the 1845 A. Della Marmora delivered the drawing in scale 1:250.000 in the hands of a skilled engraver in Paris, which would allow the printing and dissemination of the "correct" image of the island. A fundamental step for the construction of the map is the design of a network of cornerstones from which observe and measure the shapes of the landscape. The choice of these points is the most important phase for a correct planning of field operations and requires the verification of mutual visibility between the cornerstones. Therefore peaks, coastal towers, bell towers and bridges become the places from which the surveyors perform instrumental measurements and panoramic views with the aim to enrich the detail of the map. The precision of the instrumental operations allows to find the cornerstones employed and the position of disappeared architectures and to represent the Sardinia landscape and its most recent transformations.

All'inizio del XIX secolo, il territorio della Sardegna è interessato da numerose campagne di rilevamento. Si tratta, in particolare, di rappresentazioni parziali della costa o rilievi delle piazzeforti; la "migliore" mappa che all'epoca mostra l'intera isola è quella realizzata da Tommaso Napoli e pubblicata da Rizzi-Zannoni nel 1811. Tuttavia, questo documento presenta numerose carenze riguardo l'utilizzo di strumenti e metodi moderni per il rilievo e la rappresentazione dei luoghi, come l'ufficiale piemontese Alberto Della Marmora verificherà presto durante la sua attività rivolta alla creazione di una mappa geologica. Il Della Marmora, difatti, resosi conto dell’imprecisione della carta del padre scolopio, a partire dal 1825 si dedicherà ai primi rilievi che completerà tra il 1835 e il 1838, coadiuvato dall’esperto rilevatore Carlo De Candia. Nel 1845 consegnerà a Parigi nelle mani di un abile incisore il disegno in scala 1:250.000 che avrebbe consentito la stampa e la diffusione della "corretta" immagine dell'isola. Fondamentale per la costruzione della carta è l’impostazione di una rete di capisaldi dai quali osservare e misurare le forme del paesaggio. La scelta delle stazioni strumentali rappresenta un passaggio necessario per una corretta progettazione delle operazioni sul campo e richiede la verifica della reciproca visibilità tra i capisaldi. Pertanto picchi, torri costiere, campanili e ponti diventano i luoghi dai quali eseguire misurazioni e disegnare viste panoramiche con l'obiettivo di arricchire i dettagli della mappa. La precisione delle operazioni strumentali eseguite dai due ufficiali permette di ri-trovare i capisaldi utilizzati e la posizione occupata da architetture oggi scomparse e di rappresentare il paesaggio della Sardegna a metà Ottocento e le sue trasformazioni più recenti.

Dallo sguardo alla misura. Ri-connettere il “disegno” della prima rete geodetica della Sardegna = From looking to measure. Re-connect the “drawing” of Sardinia's first geodesic network

Pirinu A.
Primo
;
Sanna G.
Secondo
2020-01-01

Abstract

At the beginning of the XIX century, the territory of Sardinia is interested by numerous surveying campaigns. These are, in particular, partial representations of the coastline or surveys of the stronghold; the "best" map that at the time showed the entire island is the one created by Tommaso Napoli and published by Rizzi-Zannoni in the 1811. However, this document shows numerous shortcomings regarding the use of modern tools and methods for survey and representation of places, as the Piedmontese officer Alberto Della Marmora will soon verified during his activity finalized of creating a geological map. Once Della Marmora realizes the inaccuracy of the Tommaso Napoli’s map -starting from the 1825- will dedicate himself to the surveys completed between the 1835 and the 1838 with the support of Carlo De Candia. In the 1845 A. Della Marmora delivered the drawing in scale 1:250.000 in the hands of a skilled engraver in Paris, which would allow the printing and dissemination of the "correct" image of the island. A fundamental step for the construction of the map is the design of a network of cornerstones from which observe and measure the shapes of the landscape. The choice of these points is the most important phase for a correct planning of field operations and requires the verification of mutual visibility between the cornerstones. Therefore peaks, coastal towers, bell towers and bridges become the places from which the surveyors perform instrumental measurements and panoramic views with the aim to enrich the detail of the map. The precision of the instrumental operations allows to find the cornerstones employed and the position of disappeared architectures and to represent the Sardinia landscape and its most recent transformations.
2020
9788835104490
All'inizio del XIX secolo, il territorio della Sardegna è interessato da numerose campagne di rilevamento. Si tratta, in particolare, di rappresentazioni parziali della costa o rilievi delle piazzeforti; la "migliore" mappa che all'epoca mostra l'intera isola è quella realizzata da Tommaso Napoli e pubblicata da Rizzi-Zannoni nel 1811. Tuttavia, questo documento presenta numerose carenze riguardo l'utilizzo di strumenti e metodi moderni per il rilievo e la rappresentazione dei luoghi, come l'ufficiale piemontese Alberto Della Marmora verificherà presto durante la sua attività rivolta alla creazione di una mappa geologica. Il Della Marmora, difatti, resosi conto dell’imprecisione della carta del padre scolopio, a partire dal 1825 si dedicherà ai primi rilievi che completerà tra il 1835 e il 1838, coadiuvato dall’esperto rilevatore Carlo De Candia. Nel 1845 consegnerà a Parigi nelle mani di un abile incisore il disegno in scala 1:250.000 che avrebbe consentito la stampa e la diffusione della "corretta" immagine dell'isola. Fondamentale per la costruzione della carta è l’impostazione di una rete di capisaldi dai quali osservare e misurare le forme del paesaggio. La scelta delle stazioni strumentali rappresenta un passaggio necessario per una corretta progettazione delle operazioni sul campo e richiede la verifica della reciproca visibilità tra i capisaldi. Pertanto picchi, torri costiere, campanili e ponti diventano i luoghi dai quali eseguire misurazioni e disegnare viste panoramiche con l'obiettivo di arricchire i dettagli della mappa. La precisione delle operazioni strumentali eseguite dai due ufficiali permette di ri-trovare i capisaldi utilizzati e la posizione occupata da architetture oggi scomparse e di rappresentare il paesaggio della Sardegna a metà Ottocento e le sue trasformazioni più recenti.
Look; Measure; Drawing; Alberto Ferrero Della Marmora; Sardinia
Sguardo; Misura; Disegno; Alberto Ferrero Della Marmora; Sardegna
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
PIRINU, SANNA UID2020.pdf

accesso aperto

Tipologia: versione editoriale
Dimensione 5.82 MB
Formato Adobe PDF
5.82 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/296411
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact