La produzione dell’avanguardia musicale romana è contraddistinta da una particolare sensibilità per la contaminazione tra le arti. A(lter)A(ction), composizione teatrale di Egisto Macchi, ne è un chiaro esempio. Allo stesso tempo, l’opera incarna le tensioni di un paesaggio mediale in forte espansione in un momento cruciale come quello degli anni Sessanta. Sulla base di diverse tipologie di fonti primarie, in questo contributo si indaga quell’esperienza teatrale alla luce dei diversi dispositivi mediali impiegati per sperimentare nuove strade comunicative. Per prima cosa inquadro la questione sulla base della riflessione teorica avviata dallo stesso Macchi, anche sulla scorta della sua lunga e collaudata attività compositiva per il cinema, a partire dalla constatazione della crisi del genere operistico. Osservo poi come i media audiovisivi contribuiscano a ridefinire gli equilibri tra corpo e voce sulla scena, eludendone l’identità e mette quindi in risalto le potenzialità acusmatiche del suono. Discuto infine le strade che un’esperienza come A(lter)A(ction) è in grado di dischiudere oltre il teatro stesso in senso proprio, grazie alla ripresa televisiva tedesca curata da Gregory Markopoulos.

La scena media(tizza)ta: teatro, cinema e televisione in A(lter)A(ction)

Cosci Marco
2017-01-01

Abstract

La produzione dell’avanguardia musicale romana è contraddistinta da una particolare sensibilità per la contaminazione tra le arti. A(lter)A(ction), composizione teatrale di Egisto Macchi, ne è un chiaro esempio. Allo stesso tempo, l’opera incarna le tensioni di un paesaggio mediale in forte espansione in un momento cruciale come quello degli anni Sessanta. Sulla base di diverse tipologie di fonti primarie, in questo contributo si indaga quell’esperienza teatrale alla luce dei diversi dispositivi mediali impiegati per sperimentare nuove strade comunicative. Per prima cosa inquadro la questione sulla base della riflessione teorica avviata dallo stesso Macchi, anche sulla scorta della sua lunga e collaudata attività compositiva per il cinema, a partire dalla constatazione della crisi del genere operistico. Osservo poi come i media audiovisivi contribuiscano a ridefinire gli equilibri tra corpo e voce sulla scena, eludendone l’identità e mette quindi in risalto le potenzialità acusmatiche del suono. Discuto infine le strade che un’esperienza come A(lter)A(ction) è in grado di dischiudere oltre il teatro stesso in senso proprio, grazie alla ripresa televisiva tedesca curata da Gregory Markopoulos.
2017
9788896445174
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/301491
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