Il contributo proposto si colloca all’interno di una ricerca più ampia che analizza il patrimonio cartografico della Sardegna tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento. Il periodo in esame, caratterizzato da un significativo sviluppo delle metodologie di rilevamento e da un perfezionamento degli strumenti topografici, vede la produzione di mappe di ottima qualità sotto l’aspetto della precisione del dato territoriale e della rappresentazione grafica. La Sardegna in quest’epoca è oggetto di una intensa attività di conoscenza, soprattutto dei litorali, posta in essere dagli esperti ufficiali della Marina francese, inglese e piemontesi (nell’isola dal 1720). Difesa costiera -affidata alle piazzeforti di Cagliari. Alghero e Castelsardo ed ad un sistema di torri di avvistamento- e accesso ai porti sono in particolare le motivazioni che guidano le ricognizioni. La nutrita documentazione conservata negli Archivi mostra con chiarezza la prassi operativa fondata sull’impiego di capisaldi (torri, campanili, in generale elementi visibili anche a notevole distanza) necessari per la costruzione di un reticolo di rilevamento di grande precisione, tale da consentire –nel raffronto con le basi cartografiche oggi disponibili- una rilettura storica delle trasformazioni del paesaggio. Tra questi documenti particolare interesse suscita il “Piano della rada e darsena di Cagliari”, realizzato dalla marina francese nel 1841 ed oggetto del presente contributo.
Cartografare la Sardegna nell'Ottocento. Il "Piano della rada e darsena di Cagliari"
Pirinu Andrea
2020-01-01
Abstract
Il contributo proposto si colloca all’interno di una ricerca più ampia che analizza il patrimonio cartografico della Sardegna tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento. Il periodo in esame, caratterizzato da un significativo sviluppo delle metodologie di rilevamento e da un perfezionamento degli strumenti topografici, vede la produzione di mappe di ottima qualità sotto l’aspetto della precisione del dato territoriale e della rappresentazione grafica. La Sardegna in quest’epoca è oggetto di una intensa attività di conoscenza, soprattutto dei litorali, posta in essere dagli esperti ufficiali della Marina francese, inglese e piemontesi (nell’isola dal 1720). Difesa costiera -affidata alle piazzeforti di Cagliari. Alghero e Castelsardo ed ad un sistema di torri di avvistamento- e accesso ai porti sono in particolare le motivazioni che guidano le ricognizioni. La nutrita documentazione conservata negli Archivi mostra con chiarezza la prassi operativa fondata sull’impiego di capisaldi (torri, campanili, in generale elementi visibili anche a notevole distanza) necessari per la costruzione di un reticolo di rilevamento di grande precisione, tale da consentire –nel raffronto con le basi cartografiche oggi disponibili- una rilettura storica delle trasformazioni del paesaggio. Tra questi documenti particolare interesse suscita il “Piano della rada e darsena di Cagliari”, realizzato dalla marina francese nel 1841 ed oggetto del presente contributo.File | Dimensione | Formato | |
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