Nella prima metà del Quattrocento con il collasso di Pisa e la creazione della nuova signoria di Piombino si crea un vuoto nella gerarchia portuale fino allora vigente nelle due sponde del Tirreno. La portualità tirrenica si “abbassa” di latitudine e vi occupano maggiore spazio “politico” i porti della riorganizzazione operata dalle repubbliche italiane nel primo Trecento. Il tentativo esplicato allora da Alfonso V, re di Aragona, di Sardegna, di Sicilia, di Napoli, di controllare entrambe le sponde del mare è la migliore dimostrazione di quanto il Tirreno sia appunto un mare con due sponde di analoga importanza e con dense relazioni che le connettono rendendolo più “stretto” di quanto oggi lo si percepisca.

Connessioni tirreniche tra sponde insulari occidentali e litorale peninsulare nella prima metà del Quattrocento

Marco Cadinu;Raimondo Pinna
2020-01-01

Abstract

Nella prima metà del Quattrocento con il collasso di Pisa e la creazione della nuova signoria di Piombino si crea un vuoto nella gerarchia portuale fino allora vigente nelle due sponde del Tirreno. La portualità tirrenica si “abbassa” di latitudine e vi occupano maggiore spazio “politico” i porti della riorganizzazione operata dalle repubbliche italiane nel primo Trecento. Il tentativo esplicato allora da Alfonso V, re di Aragona, di Sardegna, di Sicilia, di Napoli, di controllare entrambe le sponde del mare è la migliore dimostrazione di quanto il Tirreno sia appunto un mare con due sponde di analoga importanza e con dense relazioni che le connettono rendendolo più “stretto” di quanto oggi lo si percepisca.
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