Nella Sardegna del secondo Ottocento l’architettura dell’acqua è interpretabile come strumento di lettura dell’avanzamento tecnologico e architettonico dell’isola, in un quadro di accadimenti complesso e ricco di implicazioni internazionali fino al Novecento. Con maggiore frequenza dall’Unità d’Italia si delinea in tutta la regione una ricca produzione architettonica e infrastrutturale, accompagnata da diffuse ristrutturazioni urbane e territoriali. Molte città e paesi, in contemporanea rispetto a ciò che accade nel resto d’Italia e d’Europa, si muniscono dei principali edifici e dotazioni pubbliche, secondo raffinati ed eclettici canoni estetici. Un vivace clima di attività progettuale in cui gli acquedotti e i sistemi di adduzione dell’acqua rivestono un ruolo centrale per un ampio ventaglio di significati. Tra questi, quello ideato da Enrico Pani a cavallo tra Ottocento e Novecento per la cittadina oristanese di Terralba spicca per raffinatezza progettuale e per un vasto campo di valori, messi in luce grazie a inediti disegni e documenti d’archivio.

Territorio, città e architettura nel governo dell’acqua in Sardegna tra Ottocento e Novecento. Il progetto dell’acquedotto di Terralba

Stefano Mais
2020-01-01

Abstract

Nella Sardegna del secondo Ottocento l’architettura dell’acqua è interpretabile come strumento di lettura dell’avanzamento tecnologico e architettonico dell’isola, in un quadro di accadimenti complesso e ricco di implicazioni internazionali fino al Novecento. Con maggiore frequenza dall’Unità d’Italia si delinea in tutta la regione una ricca produzione architettonica e infrastrutturale, accompagnata da diffuse ristrutturazioni urbane e territoriali. Molte città e paesi, in contemporanea rispetto a ciò che accade nel resto d’Italia e d’Europa, si muniscono dei principali edifici e dotazioni pubbliche, secondo raffinati ed eclettici canoni estetici. Un vivace clima di attività progettuale in cui gli acquedotti e i sistemi di adduzione dell’acqua rivestono un ruolo centrale per un ampio ventaglio di significati. Tra questi, quello ideato da Enrico Pani a cavallo tra Ottocento e Novecento per la cittadina oristanese di Terralba spicca per raffinatezza progettuale e per un vasto campo di valori, messi in luce grazie a inediti disegni e documenti d’archivio.
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