La Legge urbanistica nazionale, n. 1150 del 1942 (da qui in avanti indicata come “LUN”), definisce un impianto gerarchico dei processi della pianificazione comunale fondato sull’adozione e l’approvazione, da parte dei Comuni, di uno strumento generale, definito come “piano regolatore generale” e, successivamente, in maniera differenziata nelle legislazioni regionali (da qui in avanti si farà riferimento al piano urbanistico comunale generale come “PUCG”), e di un sistema di piani attuativi, funzionale a rendere esecutive le scelte pianificatorie fatte proprie dallo strumento ge-nerale. Nella storia, pluridecennale, della panificazione urbanistica italiana che ha seguito l’entrata in vigore della LUN, fin dai primi anni e, in maniera progressiva, fino al tempo presente, si è manifestata l’inadeguatezza del dispositivo della LUN a generare processi efficaci di organizzazione del territorio comunale e, in particolare, a definire assetti ordinati e virtuosi dell’integrazione fra città pubblica e città privata, tra funzioni residenziali, produttive e dei servizi, e, quindi, a mettere in atto politiche del territorio comunale orientate al miglioramento della qualità urbana. Per indirizzare positivamente questa situazione, di sostanziale inefficacia dell’attuazione di quanto pianificato negli strumenti urbanistici generali, a partire dagli anni novanta, lo Stato e le pubbliche amministrazioni regionali e locali si sono dotati di strumenti attuativi diversi da quelli della LUN, che rendono, talvolta, esecutive le previsioni del piano urbanistico generale, talaltra ne costituiscono, contestualmente, variante ed attuazione. Questi strumenti attuativi sono, generalmente, riconducibili ai “programmi complessi”. Questo capitolo si articola in due Sezioni. Nella prima, si discutono i piani attuativi del PUCG definiti dalla LUN, cioè il piano particolareggiato di attuazione ed il piano di lottizzazione. Di questi si propongono, sinteticamente, i contenuti ed i problemi che ne caratterizzano, e ne inficiano, i processi di definizione ed attuazione. Nella seconda, si discutono i programmi complessi, le diverse tipologie di strumenti esecutivi che si riconducono a questa categoria concettuale, e la prassi della pianificazione urbanistica attuativa che il loro utilizzo implica.

Strumenti di attuazione dei piani

Zoppi, Corrado
2020-01-01

Abstract

La Legge urbanistica nazionale, n. 1150 del 1942 (da qui in avanti indicata come “LUN”), definisce un impianto gerarchico dei processi della pianificazione comunale fondato sull’adozione e l’approvazione, da parte dei Comuni, di uno strumento generale, definito come “piano regolatore generale” e, successivamente, in maniera differenziata nelle legislazioni regionali (da qui in avanti si farà riferimento al piano urbanistico comunale generale come “PUCG”), e di un sistema di piani attuativi, funzionale a rendere esecutive le scelte pianificatorie fatte proprie dallo strumento ge-nerale. Nella storia, pluridecennale, della panificazione urbanistica italiana che ha seguito l’entrata in vigore della LUN, fin dai primi anni e, in maniera progressiva, fino al tempo presente, si è manifestata l’inadeguatezza del dispositivo della LUN a generare processi efficaci di organizzazione del territorio comunale e, in particolare, a definire assetti ordinati e virtuosi dell’integrazione fra città pubblica e città privata, tra funzioni residenziali, produttive e dei servizi, e, quindi, a mettere in atto politiche del territorio comunale orientate al miglioramento della qualità urbana. Per indirizzare positivamente questa situazione, di sostanziale inefficacia dell’attuazione di quanto pianificato negli strumenti urbanistici generali, a partire dagli anni novanta, lo Stato e le pubbliche amministrazioni regionali e locali si sono dotati di strumenti attuativi diversi da quelli della LUN, che rendono, talvolta, esecutive le previsioni del piano urbanistico generale, talaltra ne costituiscono, contestualmente, variante ed attuazione. Questi strumenti attuativi sono, generalmente, riconducibili ai “programmi complessi”. Questo capitolo si articola in due Sezioni. Nella prima, si discutono i piani attuativi del PUCG definiti dalla LUN, cioè il piano particolareggiato di attuazione ed il piano di lottizzazione. Di questi si propongono, sinteticamente, i contenuti ed i problemi che ne caratterizzano, e ne inficiano, i processi di definizione ed attuazione. Nella seconda, si discutono i programmi complessi, le diverse tipologie di strumenti esecutivi che si riconducono a questa categoria concettuale, e la prassi della pianificazione urbanistica attuativa che il loro utilizzo implica.
2020
9788892136908
Pianificazione comunale; Piani attuativi; Programmi complessi
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