Con notevole ritardo il nostro legislatore ha dato finalmente attuazione, nell’ordinamento interno, alla decisione quadro 2009/299/Gai del 26 febbraio 2009 del Consiglio Ue, che ha modificato le decisioni quadro 2002/584/Gai, 2005/214/Gai, 2006/783/Gai, 2008/909/Gai e 2008/947/Gai, rafforzando i diritti processuali delle persone e promuovendo l’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni pronunciate in assenza dell’interessato al processo. Le modifiche introdotte dalla decisione quadro – che interessavano, come evidenziato, altre cinque decisioni quadro in materia di cooperazione giudiziaria e, più in generale, di circolazione e riconoscimento di decisioni giudiziarie – sono tutte incentrate sull’ipotesi di un provvedimento assunto in absentia: esse sono state recepite con il d.lgs. 15 febbraio 2016, n. 31. Con l’entrata in vigore del predetto decreto, dunque, la normativa nazionale si adegua a quella dell’Unione al fine di consentire una più efficace operatività delprincipio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie.
L’attuazione della decisione quadro Ue sul riconoscimento dei provvedimenti assunti in absentia: meglio tardi che mai…
Chelo, Andrea
2016-01-01
Abstract
Con notevole ritardo il nostro legislatore ha dato finalmente attuazione, nell’ordinamento interno, alla decisione quadro 2009/299/Gai del 26 febbraio 2009 del Consiglio Ue, che ha modificato le decisioni quadro 2002/584/Gai, 2005/214/Gai, 2006/783/Gai, 2008/909/Gai e 2008/947/Gai, rafforzando i diritti processuali delle persone e promuovendo l’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni pronunciate in assenza dell’interessato al processo. Le modifiche introdotte dalla decisione quadro – che interessavano, come evidenziato, altre cinque decisioni quadro in materia di cooperazione giudiziaria e, più in generale, di circolazione e riconoscimento di decisioni giudiziarie – sono tutte incentrate sull’ipotesi di un provvedimento assunto in absentia: esse sono state recepite con il d.lgs. 15 febbraio 2016, n. 31. Con l’entrata in vigore del predetto decreto, dunque, la normativa nazionale si adegua a quella dell’Unione al fine di consentire una più efficace operatività delprincipio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie.File | Dimensione | Formato | |
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