Perché un libro sull’inconscio, un argomento così rischioso, insidioso, velleitario, utopistico, ambizioso, un argomento che raccoglie in sé non poche criticità? La risposta è facile e impossibile contemporaneamente: facile, perché l’inconscio è una parte della realtà entro cui viviamo; impossibile, perché: come parlarne, dire qualcosa su questa dimensione psichica, filosofica e esistenziale? L’inconscio ci circonda spargendo la sua ombra, ci provoca, ci attanaglia, ci conforta, ci intriga, ci addolcisce e ci inasprisce, insomma è perpetuamente con noi, emotivamente e cognitivamente. Oggi, la struttura sociale, specie occidentale, induce a pensare che dell’inconscio si possa fare a meno, che si tratti di un “accessorio”: viviamo vite “senza inconscio”, con ripercussioni importanti sulle formazioni patologiche (Recalcati 2010). Ma forse dovremmo anche pensare che i gravi problemi personali e sociali che caratterizzano la nostra epoca siano da ricercarsi nella mancanza di “uso”, consuetudine e dialogo proprio con la dimensione inconscia. Sul riconoscimento della centralità dell’inconscio e sulla vitalità che questo concetto ancora esprime si posizionano gli autori di questo libro, una vitalità qui dimostrata dalle differenti declinazioni dei contributi, in accordo con le specifiche competenze e conoscenze, sensibilità e interessi. Questo libro ambisce a portare una testimonianza sulla centralità della dimensione inconscia, non solo nella psiche ma anche, e forse soprattutto, nell’esistenza, nelle vite quotidiane di ciascuno. E si tratta di una centralità che non induce a convergere verso un’unica direzione teorica. Tutt’altro, come i lettori potranno constatare. Come l’inconscio si confronta con la coscienza? Può la coscienza essere capace di “tradurre” l’inconscio, e in che misura? I contenuti inconsci hanno vita autonoma? Che rapporto c’è tra la follia e la produzione artistica? Quali sono, se ce ne sono, possibili mediatori tra l’inconscio e la coscienza? Le pulsioni sono nell’inconscio? Gli archetipi hanno sede nell’inconscio collettivo? Si può coniugare l’inconscio con la “materialità” della vita biologica e con le neuroscienze? Sono solo alcune delle domande che stanno sullo sfondo di questo libro, sono interrogativi che, dissodando terreni ancora fertili, aprono a nuove domande e a nuove interrogazioni, tentando di spostare sempre più in avanti quella conoscenza che caratterizza l’umano “per non viver come bruti”, nella consapevolezza che comunque il mare del non sapere si richiuderà sempre sopra di noi. Questa è la terza pubblicazione organizzata dal gruppo di lavoro misto composto da psicoanaliste/i, freudiane/i e junghiane/i, e filosofe/i per lo più appartenenti all’area fenomenologica ed ermeneutica. Gli altri due volumi sono stati: Tra immagine e parola. Passaggi e paesaggi a cura di Vinicio Busacchi e Giuseppe Martini, uscito nel 2016 e Chi sei? Sé, Soggetto, Persona a cura di Gabriella Baptist e Angelomarco Barioglio, pubblicato nel 2018.

L'inconscio a più voci. Percorsi multidisciplinari tra psicoanalisi, ermeneutica, fenomenologia

Vinicio Busacchi
Co-primo
Investigation
;
2021-01-01

Abstract

Perché un libro sull’inconscio, un argomento così rischioso, insidioso, velleitario, utopistico, ambizioso, un argomento che raccoglie in sé non poche criticità? La risposta è facile e impossibile contemporaneamente: facile, perché l’inconscio è una parte della realtà entro cui viviamo; impossibile, perché: come parlarne, dire qualcosa su questa dimensione psichica, filosofica e esistenziale? L’inconscio ci circonda spargendo la sua ombra, ci provoca, ci attanaglia, ci conforta, ci intriga, ci addolcisce e ci inasprisce, insomma è perpetuamente con noi, emotivamente e cognitivamente. Oggi, la struttura sociale, specie occidentale, induce a pensare che dell’inconscio si possa fare a meno, che si tratti di un “accessorio”: viviamo vite “senza inconscio”, con ripercussioni importanti sulle formazioni patologiche (Recalcati 2010). Ma forse dovremmo anche pensare che i gravi problemi personali e sociali che caratterizzano la nostra epoca siano da ricercarsi nella mancanza di “uso”, consuetudine e dialogo proprio con la dimensione inconscia. Sul riconoscimento della centralità dell’inconscio e sulla vitalità che questo concetto ancora esprime si posizionano gli autori di questo libro, una vitalità qui dimostrata dalle differenti declinazioni dei contributi, in accordo con le specifiche competenze e conoscenze, sensibilità e interessi. Questo libro ambisce a portare una testimonianza sulla centralità della dimensione inconscia, non solo nella psiche ma anche, e forse soprattutto, nell’esistenza, nelle vite quotidiane di ciascuno. E si tratta di una centralità che non induce a convergere verso un’unica direzione teorica. Tutt’altro, come i lettori potranno constatare. Come l’inconscio si confronta con la coscienza? Può la coscienza essere capace di “tradurre” l’inconscio, e in che misura? I contenuti inconsci hanno vita autonoma? Che rapporto c’è tra la follia e la produzione artistica? Quali sono, se ce ne sono, possibili mediatori tra l’inconscio e la coscienza? Le pulsioni sono nell’inconscio? Gli archetipi hanno sede nell’inconscio collettivo? Si può coniugare l’inconscio con la “materialità” della vita biologica e con le neuroscienze? Sono solo alcune delle domande che stanno sullo sfondo di questo libro, sono interrogativi che, dissodando terreni ancora fertili, aprono a nuove domande e a nuove interrogazioni, tentando di spostare sempre più in avanti quella conoscenza che caratterizza l’umano “per non viver come bruti”, nella consapevolezza che comunque il mare del non sapere si richiuderà sempre sopra di noi. Questa è la terza pubblicazione organizzata dal gruppo di lavoro misto composto da psicoanaliste/i, freudiane/i e junghiane/i, e filosofe/i per lo più appartenenti all’area fenomenologica ed ermeneutica. Gli altri due volumi sono stati: Tra immagine e parola. Passaggi e paesaggi a cura di Vinicio Busacchi e Giuseppe Martini, uscito nel 2016 e Chi sei? Sé, Soggetto, Persona a cura di Gabriella Baptist e Angelomarco Barioglio, pubblicato nel 2018.
2021
9788894476750
Inconscio; Freud; Jung; Ermeneutica; Fenomenologia; Psicoanalisi
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