Il titolo di questo volume, L’inconscio a più voci, vuole presentare alcuni, diversi, punti di vista; i contributi sono identificati come “voci” per alludere a un potenziale piccolo “dizionario tascabile”. La parola ‘dizionario’ può intimorire se rapportato all’esiguità numerica e alla relatività di prospettiva del numero di voci qui contenute. Le voci, che proprio alludendo al dizionario sono disposte in ordine alfabetico, non hanno e non vogliono avere un carattere di sistematicità e tanto meno di presunta completezza. Sono soltanto voci, suoni significanti che aprono a campi di ricerca di significati e a possibili orizzonti di comprensione; voci che hanno più a che fare con itinerari per sentieri specifici, di esplorazione, e aprono su aspetti del profondo e della vita che possono trovare nuove possibilità di dialogo, ricerca, riflessione. Abbiamo deliberatamente omesso nel titolo di ciascun contributo la locuzione “Inconscio e...”, per non essere pesanti e ripetitivi, ma chi legge deve sottenderla ad ogni titolo-voce. L’inconscio si può dire in molti modi e questa prospettiva prismatica è, d’altra parte, l’eredità che ci è stata lasciata dagli stessi padri pionieri della psicoanalisi. Si tratta di una problematica che oggi si approfondisce e si arricchisce con l’apporto dei risultati delle ricerche delle neuroscienze, con gli approfondimenti degli studi sulle emozioni, sulla creatività artistica, sulla complessità, sulla clinica delle nuove patologie, aprendosi anche a nuove prospettive con le osservazioni e le ricerche sull’intersoggettività. Sono tutti studi che contribuiscono a riformulare le teorie della mente e della dinamica psichica di cui la dimensione inconscia è parte integrante.
Introduzione
Vinicio BusacchiCo-primo
Investigation
;
2021-01-01
Abstract
Il titolo di questo volume, L’inconscio a più voci, vuole presentare alcuni, diversi, punti di vista; i contributi sono identificati come “voci” per alludere a un potenziale piccolo “dizionario tascabile”. La parola ‘dizionario’ può intimorire se rapportato all’esiguità numerica e alla relatività di prospettiva del numero di voci qui contenute. Le voci, che proprio alludendo al dizionario sono disposte in ordine alfabetico, non hanno e non vogliono avere un carattere di sistematicità e tanto meno di presunta completezza. Sono soltanto voci, suoni significanti che aprono a campi di ricerca di significati e a possibili orizzonti di comprensione; voci che hanno più a che fare con itinerari per sentieri specifici, di esplorazione, e aprono su aspetti del profondo e della vita che possono trovare nuove possibilità di dialogo, ricerca, riflessione. Abbiamo deliberatamente omesso nel titolo di ciascun contributo la locuzione “Inconscio e...”, per non essere pesanti e ripetitivi, ma chi legge deve sottenderla ad ogni titolo-voce. L’inconscio si può dire in molti modi e questa prospettiva prismatica è, d’altra parte, l’eredità che ci è stata lasciata dagli stessi padri pionieri della psicoanalisi. Si tratta di una problematica che oggi si approfondisce e si arricchisce con l’apporto dei risultati delle ricerche delle neuroscienze, con gli approfondimenti degli studi sulle emozioni, sulla creatività artistica, sulla complessità, sulla clinica delle nuove patologie, aprendosi anche a nuove prospettive con le osservazioni e le ricerche sull’intersoggettività. Sono tutti studi che contribuiscono a riformulare le teorie della mente e della dinamica psichica di cui la dimensione inconscia è parte integrante.File | Dimensione | Formato | |
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