Gli studi sulla semiotica collocano il discorso intertestuale oltre le mere proprietà costitutive del linguaggio verbale, estendendolo in modo sempre più significativo all’indagine di tutti i fenomeni comunicativi soprattutto di dominio visivo e multimodale (cfr. Haberer 2007). Da questo punto di vista, i murales possono essere considerati come mezzi espressivi compositi e dunque autentiche manifestazioni multimodali e intertestuali che coinvolgono l’osservatore in un’intensa interazione. Il corpus prende in esame circa cento murales distribuiti in molti paesi della Sardegna (tra cui Orgosolo e Bono), nei quali le immagini raffigurate sui lati degli edifici trasformano la parete bianca di un muro in un’attraente e accattivante opera d’arte. Tale “galleria di affreschi a cielo aperto” si presenta infatti proprio come raffigurazione evocativo-narrativa di memorie e momenti storici, di identità sociali di popoli e di luoghi, di ideologie. Questo studio fornisce una analisi relativa all’intertestualità visiva e verbale al fine di identificare la logica soggiacente al contenuto retorico e pragmatico dei murales politici e ideologici creati negli ultimi decenni in Sardegna. L’obiettivo è quello di fornire una risposta alle seguenti domande: come si esprime l’intertestualità all’interno delle immagini murali? E come si esprime l’intertestualità tra l’immagine e la parola in una raffigurazione murale? Lo studio si chiude con una mappatura sulle metafore relative alle immagini dei murales ideologici e politici della Sardegna proprio in funzione della intertestualità tra la semiotica verbale e visiva.
Pictures into words. Reading intertextuality and multimodality in Sardinia’s open-air museum of mural art
Antonio Piga
2021-01-01
Abstract
Gli studi sulla semiotica collocano il discorso intertestuale oltre le mere proprietà costitutive del linguaggio verbale, estendendolo in modo sempre più significativo all’indagine di tutti i fenomeni comunicativi soprattutto di dominio visivo e multimodale (cfr. Haberer 2007). Da questo punto di vista, i murales possono essere considerati come mezzi espressivi compositi e dunque autentiche manifestazioni multimodali e intertestuali che coinvolgono l’osservatore in un’intensa interazione. Il corpus prende in esame circa cento murales distribuiti in molti paesi della Sardegna (tra cui Orgosolo e Bono), nei quali le immagini raffigurate sui lati degli edifici trasformano la parete bianca di un muro in un’attraente e accattivante opera d’arte. Tale “galleria di affreschi a cielo aperto” si presenta infatti proprio come raffigurazione evocativo-narrativa di memorie e momenti storici, di identità sociali di popoli e di luoghi, di ideologie. Questo studio fornisce una analisi relativa all’intertestualità visiva e verbale al fine di identificare la logica soggiacente al contenuto retorico e pragmatico dei murales politici e ideologici creati negli ultimi decenni in Sardegna. L’obiettivo è quello di fornire una risposta alle seguenti domande: come si esprime l’intertestualità all’interno delle immagini murali? E come si esprime l’intertestualità tra l’immagine e la parola in una raffigurazione murale? Lo studio si chiude con una mappatura sulle metafore relative alle immagini dei murales ideologici e politici della Sardegna proprio in funzione della intertestualità tra la semiotica verbale e visiva.File | Dimensione | Formato | |
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