Il tema della riconversione e riqualificazione delle aree e dei fabbricati annessi alla diga sul Flumendosa, data l'articolazione e la complessità del sito, e considerata anche la varietà e vastità delle problematiche connesse alle possibilità di fruizione, ha condotto ad un’ipotesi progettuale che ha interessato puntualmente tutte le strutture ivi presenti, rispettando e valorizzando al contempo il suo contesto paesaggistico. L’aspetto più rilevante della progettazione è stato quello di riconoscere al sito della diga ancora in esercizio e al suo contesto ambientale la natura di complesso monumentale vivente; approccio, questo, che ha condizionato tutte le scelte tecnico-progettuali. Nello specifico, ci si è posti come obiettivo quello di creare un insieme funzionale organicamente strutturato, attraverso cui illustrare le trasformazioni del paesaggio dovute all’inserimento delle grandi infrastrutture idrauliche e, di riflesso, l'attività dell'ex Ente Autonomo del Flumendosa, oggi ENAS, a partire dalla sua fondazione fino ad oggi. Con specifico riferimento ai temi di restauro, il progetto ha riguardato: la rifunzionalizzazione del modello idraulico, elemento storico all’interno del complesso, fondamentale per la comprensione del funzionamento della diga e significativo strumento per la simulazione dei processi di piena; la valorizzazione della ‘casa di guardia’, per la quale si è prevista una nuova funzione museale, concepita come un work in progress, ovvero come museo che si evolve con la stessa velocità con cui cambiano le tecniche e le tecnologie e che raccoglie, restaura e racconta la microstoria di un luogo; il recupero di alcune strutture in cemento armato, veri e propri ‘scheletri’ un tempo a funzione delle attività di cantiere, opportunamente conservati e consolidati per sostenere nuovi volumi, incastrati nelle preesistenze, ed adibiti ad accogliere attività ricreative, didattiche e di servizio alla visita. L’intervento sulle preesistenze è stato concepito secondo un approccio conservativo, caratterizzato da gesti minimali, volti a ‘congelare’ l’attuale stato dei luoghi e a non intaccare le caratteristiche peculiari, sia formali che tecnico-costruttive, che contraddistinguono ciascun manufatto. Laddove si ponessero questioni operative legate alla rifunzionalizzazione dell’opera architettonica, si sono previste soluzioni che diventassero ‘strumento’ per garantirne contestualmente la valorizzazione. In tal caso, le integrazioni sono state effettuate in nome dei principi di reversibilità, minimo intervento, distinguibilità, promuovendo l’incontro tra antico e nuovo, attraverso forme contraddistinte da attualità espressiva e da materiali innovativi, pur compatibili con quelli originari. La proposta, vincitrice di un concorso di idee nel 2006, è stato svolto da un gruppo interdisciplinare di professionisti - tra cui le autrici - al quale è stata successivamente affidata la stesura del progetto preliminare.

Monumenti della tecnica, infrastrutture storiche e trasformazioni del paesaggio: il progetto di valorizzazione del sito della diga in esercizio sul Flumendosa a Nuraghe Arrubiu (CA)

FIORINO, DONATELLA RITA;GIANNATTASIO, CATERINA
2012-01-01

Abstract

Il tema della riconversione e riqualificazione delle aree e dei fabbricati annessi alla diga sul Flumendosa, data l'articolazione e la complessità del sito, e considerata anche la varietà e vastità delle problematiche connesse alle possibilità di fruizione, ha condotto ad un’ipotesi progettuale che ha interessato puntualmente tutte le strutture ivi presenti, rispettando e valorizzando al contempo il suo contesto paesaggistico. L’aspetto più rilevante della progettazione è stato quello di riconoscere al sito della diga ancora in esercizio e al suo contesto ambientale la natura di complesso monumentale vivente; approccio, questo, che ha condizionato tutte le scelte tecnico-progettuali. Nello specifico, ci si è posti come obiettivo quello di creare un insieme funzionale organicamente strutturato, attraverso cui illustrare le trasformazioni del paesaggio dovute all’inserimento delle grandi infrastrutture idrauliche e, di riflesso, l'attività dell'ex Ente Autonomo del Flumendosa, oggi ENAS, a partire dalla sua fondazione fino ad oggi. Con specifico riferimento ai temi di restauro, il progetto ha riguardato: la rifunzionalizzazione del modello idraulico, elemento storico all’interno del complesso, fondamentale per la comprensione del funzionamento della diga e significativo strumento per la simulazione dei processi di piena; la valorizzazione della ‘casa di guardia’, per la quale si è prevista una nuova funzione museale, concepita come un work in progress, ovvero come museo che si evolve con la stessa velocità con cui cambiano le tecniche e le tecnologie e che raccoglie, restaura e racconta la microstoria di un luogo; il recupero di alcune strutture in cemento armato, veri e propri ‘scheletri’ un tempo a funzione delle attività di cantiere, opportunamente conservati e consolidati per sostenere nuovi volumi, incastrati nelle preesistenze, ed adibiti ad accogliere attività ricreative, didattiche e di servizio alla visita. L’intervento sulle preesistenze è stato concepito secondo un approccio conservativo, caratterizzato da gesti minimali, volti a ‘congelare’ l’attuale stato dei luoghi e a non intaccare le caratteristiche peculiari, sia formali che tecnico-costruttive, che contraddistinguono ciascun manufatto. Laddove si ponessero questioni operative legate alla rifunzionalizzazione dell’opera architettonica, si sono previste soluzioni che diventassero ‘strumento’ per garantirne contestualmente la valorizzazione. In tal caso, le integrazioni sono state effettuate in nome dei principi di reversibilità, minimo intervento, distinguibilità, promuovendo l’incontro tra antico e nuovo, attraverso forme contraddistinte da attualità espressiva e da materiali innovativi, pur compatibili con quelli originari. La proposta, vincitrice di un concorso di idee nel 2006, è stato svolto da un gruppo interdisciplinare di professionisti - tra cui le autrici - al quale è stata successivamente affidata la stesura del progetto preliminare.
2012
9788857901145
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