La necessità di orientare il governo del territorio verso politiche di contenimento del consumo di suolo e di rigenerazione dei tessuti urbani esistenti riporta all’attenzione del dibattito disciplinare il tema del riuso del patrimonio immobiliare pubblico e del rapporto con i processi di pianificazione urbanistica. In tale direzione, si inserisce il caso studio della Città metropolitana di Cagliari, che vanta un ingente ed eterogeneo stock immobiliare pubblico, di cui parte in capo al Ministero della Difesa, intorno al quale si è sviluppato un dibattito politico e un confronto interistituzionale. La discussione verte sull’eventuale dismissione delle funzioni militari per restituire, in parte, tali aree e immobili alle comunità locali. Diversi fattori incidono negativamente sul processo di dismissione e riuso del patrimonio immobiliare pubblico: i regimi vincolistici, che comprendono le tutele storico culturali, ambientali e paesaggistiche; le condizioni previste dagli accordi stipulati tra Regione e Ministero, che subordinano il trasferimento del bene alla riallocazione delle funzioni militari; i ritardi nell’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al Piano Paesaggistico Regionale. In un permanente quadro di incertezza normativa e procedurale, il decisore pubblico predilige approcci al riuso e alla valorizzazione degli immobili attraverso progetti che garantiscano la sostenibilità finanziaria dell’operazione e diano risposta a specifiche e puntuali domande sociali, in assenza di un quadro strategico e pianificatorio che possa innescare processi di trasformazione urbana e sviluppo territoriale. Il caso studio cagliaritano riflette sull’adeguamento del piano urbanistico comunale, ragionando sulle ipotesi di dismissione dei beni militari connesse alle politiche territoriali con la finalità di incrementare la qualità urbana ed ecologico - ambientale e, parallelamente, costruire processi di rigenerazione urbana, potenziando i servizi collettivi e le dotazioni eco-territoriali.
Nuove prospettive per la rigenerazione urbana e territoriale. Il riuso del patrimonio militare dismesso tra regimi di tutela e opportunità di sviluppo
Anna Maria Colavitti;Alessio Floris;Sergio Serra
2021-01-01
Abstract
La necessità di orientare il governo del territorio verso politiche di contenimento del consumo di suolo e di rigenerazione dei tessuti urbani esistenti riporta all’attenzione del dibattito disciplinare il tema del riuso del patrimonio immobiliare pubblico e del rapporto con i processi di pianificazione urbanistica. In tale direzione, si inserisce il caso studio della Città metropolitana di Cagliari, che vanta un ingente ed eterogeneo stock immobiliare pubblico, di cui parte in capo al Ministero della Difesa, intorno al quale si è sviluppato un dibattito politico e un confronto interistituzionale. La discussione verte sull’eventuale dismissione delle funzioni militari per restituire, in parte, tali aree e immobili alle comunità locali. Diversi fattori incidono negativamente sul processo di dismissione e riuso del patrimonio immobiliare pubblico: i regimi vincolistici, che comprendono le tutele storico culturali, ambientali e paesaggistiche; le condizioni previste dagli accordi stipulati tra Regione e Ministero, che subordinano il trasferimento del bene alla riallocazione delle funzioni militari; i ritardi nell’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al Piano Paesaggistico Regionale. In un permanente quadro di incertezza normativa e procedurale, il decisore pubblico predilige approcci al riuso e alla valorizzazione degli immobili attraverso progetti che garantiscano la sostenibilità finanziaria dell’operazione e diano risposta a specifiche e puntuali domande sociali, in assenza di un quadro strategico e pianificatorio che possa innescare processi di trasformazione urbana e sviluppo territoriale. Il caso studio cagliaritano riflette sull’adeguamento del piano urbanistico comunale, ragionando sulle ipotesi di dismissione dei beni militari connesse alle politiche territoriali con la finalità di incrementare la qualità urbana ed ecologico - ambientale e, parallelamente, costruire processi di rigenerazione urbana, potenziando i servizi collettivi e le dotazioni eco-territoriali.File | Dimensione | Formato | |
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