The idea of the city-territory of Sardinia is described as a proposal for a settlement model capable of responding to the issues of the crisis of inland areas and consolidated urban models, and as a possibility of achieving widespread living in which we can live anywhere, in a post-covid condition in which the idea is relaunched that the entire regional territory - urbanized and inland areas, rural and natural landscapes - can be a resource for the construction of a city as a collective organism and representative of a culture of a people. In this idea, overcoming the separation between city and countryside generates a condition of “equality” and access to primary services, economic and social opportunities, cultural and educational offerings. A city-territory connected by networks, material and immaterial, by services, supported by a grid in which it is possible to distribute equally primary services, productive structures, places of research and training. The idea of this city-territory is built initially through a “map” representative of the diffe- rences in settlement of the territory but referable to some known and established theoretical models of modern urban planning. This analogical represen- tation allows the recomposition of the heterogeneous urban figures in a new territorial matrix that reveals the real territories, with their dynamics, their rules, their internal processes of evolution and development, but within a broader framework in which strategies of cohesion and complementarity can be defined with greater clarity. References that serve to give rise to another idea of the city, another idea of living.

L’idea di città-territorio della Sardegna viene descritta come proposta di un progetto per un modello insediativo capace di dare risposta ai temi della crisi delle aree interne e dei modelli urbani consolidati e come una possibilità di realizzare un abitare diffuso in cui possiamo vivere ovunque, in una condizione post-covid in cui si rilancia l’idea che l’intero territorio regionale – aree urbanizzate e aree interne, paesaggi rurali e naturali - possa essere una risorsa per la costruzione di una città come organismo collettivo e rappresentativo di una cultura di un popolo. In questa idea, il supera- mento della separazione tra città e campagna genera una condizione di “uguaglianza” e di accesso ai servizi primari, alle opportunità econo- miche e sociali, all’offerta culturale e formativa. Una città-territorio connessa da reti, materiali e immateriali, da servizi, supportata da una griglia nella quale sia possibile distribuire equamente i servizi primari, le strutture produttive, i luoghi della ricerca e della formazione. L’idea di questa città-territorio viene costruita inizialmente attra- verso una “carta” rappresentativa delle differenze insediative del territorio ma riconducibile ad alcuni noti e consolidati modelli teorici dell’ur- banistica moderna. Questa rappresentazione analogica consente il ricomporsi delle figure urbane eterogenee in una nuova matrice territo- riale che consente di rivelare i territori reali, con le loro dinamiche, le loro regole, i loro processi interni di evoluzione e sviluppo, ma all’interno di un quadro più ampio in cui si possano definire con maggiore chiarezza strategie di coesione e complementarità. Riferimenti che servono per far scaturire un’altra idea di città, un’altra idea di abitare.

Sardegna Città-Territorio. Per una struttura urbana continua tra centri urbani consolidati e aree interne

Giorgio Peghin
2022-01-01

Abstract

The idea of the city-territory of Sardinia is described as a proposal for a settlement model capable of responding to the issues of the crisis of inland areas and consolidated urban models, and as a possibility of achieving widespread living in which we can live anywhere, in a post-covid condition in which the idea is relaunched that the entire regional territory - urbanized and inland areas, rural and natural landscapes - can be a resource for the construction of a city as a collective organism and representative of a culture of a people. In this idea, overcoming the separation between city and countryside generates a condition of “equality” and access to primary services, economic and social opportunities, cultural and educational offerings. A city-territory connected by networks, material and immaterial, by services, supported by a grid in which it is possible to distribute equally primary services, productive structures, places of research and training. The idea of this city-territory is built initially through a “map” representative of the diffe- rences in settlement of the territory but referable to some known and established theoretical models of modern urban planning. This analogical represen- tation allows the recomposition of the heterogeneous urban figures in a new territorial matrix that reveals the real territories, with their dynamics, their rules, their internal processes of evolution and development, but within a broader framework in which strategies of cohesion and complementarity can be defined with greater clarity. References that serve to give rise to another idea of the city, another idea of living.
2022
978-88-942242-3-8
L’idea di città-territorio della Sardegna viene descritta come proposta di un progetto per un modello insediativo capace di dare risposta ai temi della crisi delle aree interne e dei modelli urbani consolidati e come una possibilità di realizzare un abitare diffuso in cui possiamo vivere ovunque, in una condizione post-covid in cui si rilancia l’idea che l’intero territorio regionale – aree urbanizzate e aree interne, paesaggi rurali e naturali - possa essere una risorsa per la costruzione di una città come organismo collettivo e rappresentativo di una cultura di un popolo. In questa idea, il supera- mento della separazione tra città e campagna genera una condizione di “uguaglianza” e di accesso ai servizi primari, alle opportunità econo- miche e sociali, all’offerta culturale e formativa. Una città-territorio connessa da reti, materiali e immateriali, da servizi, supportata da una griglia nella quale sia possibile distribuire equamente i servizi primari, le strutture produttive, i luoghi della ricerca e della formazione. L’idea di questa città-territorio viene costruita inizialmente attra- verso una “carta” rappresentativa delle differenze insediative del territorio ma riconducibile ad alcuni noti e consolidati modelli teorici dell’ur- banistica moderna. Questa rappresentazione analogica consente il ricomporsi delle figure urbane eterogenee in una nuova matrice territo- riale che consente di rivelare i territori reali, con le loro dinamiche, le loro regole, i loro processi interni di evoluzione e sviluppo, ma all’interno di un quadro più ampio in cui si possano definire con maggiore chiarezza strategie di coesione e complementarità. Riferimenti che servono per far scaturire un’altra idea di città, un’altra idea di abitare.
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