“Le città, punti immobili delle carte, si nutrono di movimento. Le strade alimentano e spiegano le città, o almeno ne spiegano le funzioni, i compiti e i meccanismi di base” (Braudel, 1949). Le parole scelte dal grande storico Fernand Braudel per definire, con pochi tratti essenziali, l’evoluzione del fenomeno urbano in epoca moderna e contemporanea, sembrano riecheggiare nell’intreccio di opinioni e commenti espressi dai cittadini interpellati, nel corso del progetto “Transparency”, circa l’impatto dell’ampliamento della metrotranvia di Cagliari sulle loro aspettative, preferenze e rappresentazioni per il futuro prossimo venturo del capoluogo. Il racconto corale composto dall’insieme delle loro voci, e punteggiato visivamente dalla galleria dei ritratti di alcuni di loro, situati nei punti focali che connoteranno come pause di partitura il servizio metro-tranviario di imminente realizzazione, restituisce di quest’ultimo l’immagine di un dispositivo dinamico di vitalizzazione costante dello spazio pubblico cittadino, grazie alla sua funzione di accompagnamento e smistamento quotidiano di migliaia di biografie eterogenee, attraverso i punti più disparati della mappa metropolitana, una stazione dopo l’altra: abitanti di lungo corso e domiciliati transitori; lavoratori pendolari in moto perpetuo tra casa e ufficio; city users di qualsiasi foggia, dai turisti mordi-e-fuggi dei grandi esodi stagionali ai fruitori dei servizi ospedalieri o burocratici; fino alla popolazione studentesca, che compensa, almeno nelle prassi diurne, un’età media sempre più avanzata nel profilo demografico cagliaritano. Dunque, davvero, la città non è che il nodo di una rete attraversata di continuo da flussi di persone, merci, idee, informazioni, emozioni, conflitti.
Passavamo sulla terra, leggeri
Ester Cois
2021-01-01
Abstract
“Le città, punti immobili delle carte, si nutrono di movimento. Le strade alimentano e spiegano le città, o almeno ne spiegano le funzioni, i compiti e i meccanismi di base” (Braudel, 1949). Le parole scelte dal grande storico Fernand Braudel per definire, con pochi tratti essenziali, l’evoluzione del fenomeno urbano in epoca moderna e contemporanea, sembrano riecheggiare nell’intreccio di opinioni e commenti espressi dai cittadini interpellati, nel corso del progetto “Transparency”, circa l’impatto dell’ampliamento della metrotranvia di Cagliari sulle loro aspettative, preferenze e rappresentazioni per il futuro prossimo venturo del capoluogo. Il racconto corale composto dall’insieme delle loro voci, e punteggiato visivamente dalla galleria dei ritratti di alcuni di loro, situati nei punti focali che connoteranno come pause di partitura il servizio metro-tranviario di imminente realizzazione, restituisce di quest’ultimo l’immagine di un dispositivo dinamico di vitalizzazione costante dello spazio pubblico cittadino, grazie alla sua funzione di accompagnamento e smistamento quotidiano di migliaia di biografie eterogenee, attraverso i punti più disparati della mappa metropolitana, una stazione dopo l’altra: abitanti di lungo corso e domiciliati transitori; lavoratori pendolari in moto perpetuo tra casa e ufficio; city users di qualsiasi foggia, dai turisti mordi-e-fuggi dei grandi esodi stagionali ai fruitori dei servizi ospedalieri o burocratici; fino alla popolazione studentesca, che compensa, almeno nelle prassi diurne, un’età media sempre più avanzata nel profilo demografico cagliaritano. Dunque, davvero, la città non è che il nodo di una rete attraversata di continuo da flussi di persone, merci, idee, informazioni, emozioni, conflitti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.