Parlare di didattica inclusiva oggi significa considerare azioni educative rivolte a soggetti vulnerabili, fra i quali rientrano a pieno titolo specifiche categorie di cittadini immigrati: rifugiati, resettled, reinsediati. Cittadini considerati vulnerabili per il vissuto traumatico di cui sono portatori, che spesso hanno già ottenuto l’asilo all’estero ma in situazioni precarie e poco protette come quelle dei campi profughi. Il resettlement, o reinsediamento, è un processo estremamente delicato che può avere un esito positivo solo se si gettano basi solide attraverso attività strutturate di orientamento culturale proposte ai beneficiari prima della partenza. Molte sono le sfide affrontate dai beneficiari di questa protezione: elaborare aspettative realistiche, imparare una nuova lingua, decodificare norme sociali non conosciute, prepararsi al meglio per l’integrazione nel paese di destinazione. Su quali competenze è necessario focalizzare l’attenzione nella fase pre-partenza? Quali aspetti risultano determinanti per l’integrazione dei migranti? Quali attività  possono migliorare la connessione tra la fase pre-partenza e quella post-arrivo? Il volume propone alcune riflessioni frutto di ricerche realizzate nell’ambito del progetto FAMI “Commit”, si rivolge a studiosi di didattica interculturale, mediatori interculturali, operatori dell’accoglienza e cittadini volontari che desiderino avvicinarsi alla realt  migratoria, offrendo loro strumenti teorico-operativi finalizzati alla realizzazione di azione educative in contesti di vulnerabilità.

Didattica inclusiva e azioni educative in contesti di vulnerabilità

Benucci, Antonella
;
Grosso, Giulia Isabella
;
Monaci, Viola
;
2021-01-01

Abstract

Parlare di didattica inclusiva oggi significa considerare azioni educative rivolte a soggetti vulnerabili, fra i quali rientrano a pieno titolo specifiche categorie di cittadini immigrati: rifugiati, resettled, reinsediati. Cittadini considerati vulnerabili per il vissuto traumatico di cui sono portatori, che spesso hanno già ottenuto l’asilo all’estero ma in situazioni precarie e poco protette come quelle dei campi profughi. Il resettlement, o reinsediamento, è un processo estremamente delicato che può avere un esito positivo solo se si gettano basi solide attraverso attività strutturate di orientamento culturale proposte ai beneficiari prima della partenza. Molte sono le sfide affrontate dai beneficiari di questa protezione: elaborare aspettative realistiche, imparare una nuova lingua, decodificare norme sociali non conosciute, prepararsi al meglio per l’integrazione nel paese di destinazione. Su quali competenze è necessario focalizzare l’attenzione nella fase pre-partenza? Quali aspetti risultano determinanti per l’integrazione dei migranti? Quali attività  possono migliorare la connessione tra la fase pre-partenza e quella post-arrivo? Il volume propone alcune riflessioni frutto di ricerche realizzate nell’ambito del progetto FAMI “Commit”, si rivolge a studiosi di didattica interculturale, mediatori interculturali, operatori dell’accoglienza e cittadini volontari che desiderino avvicinarsi alla realt  migratoria, offrendo loro strumenti teorico-operativi finalizzati alla realizzazione di azione educative in contesti di vulnerabilità.
2021
978-88-255-3906-6
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