Lo spazio gioca un ruolo cardine nella narrativa di Ian McEwan: case, alberghi, ospedali, giardini rappresentano una costante e vi intervengono quale dispositivo attivo capace di orientare i comportamenti dei personaggi e determinare gli esiti degli intrecci. Questo volume esamina i romanzi di McEwan a partire dalla triplice funzione giocata dagli spazi — attanziale, metonimica e metatestuale — e suggerisce accostamenti inediti tra le sue opere sulla base della riflessione teoretica sulle eterotopie elaborata da Foucault. L’indagine si concentra sull’interrelazione tra i microcosmi del privato e la costante tematica della famiglia, portando alla luce le sfumature di senso acquisite dalla dialettica intergenerazionale e dalle dinamiche intrafamiliari.
I contro–spazi della narrativa di Ian McEwan. Teatri, carceri, giardini e altri luoghi
Claudia Cao
2022-01-01
Abstract
Lo spazio gioca un ruolo cardine nella narrativa di Ian McEwan: case, alberghi, ospedali, giardini rappresentano una costante e vi intervengono quale dispositivo attivo capace di orientare i comportamenti dei personaggi e determinare gli esiti degli intrecci. Questo volume esamina i romanzi di McEwan a partire dalla triplice funzione giocata dagli spazi — attanziale, metonimica e metatestuale — e suggerisce accostamenti inediti tra le sue opere sulla base della riflessione teoretica sulle eterotopie elaborata da Foucault. L’indagine si concentra sull’interrelazione tra i microcosmi del privato e la costante tematica della famiglia, portando alla luce le sfumature di senso acquisite dalla dialettica intergenerazionale e dalle dinamiche intrafamiliari.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Claudia Cao_I contro-spazi della narrativa di Ian McEwan_compressed.pdf
Solo gestori archivio
Tipologia:
versione editoriale
Dimensione
1.82 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.82 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.