Murray Bowen sosteneva che il genogramma rappresentasse "il flusso e riflusso dei processi emozionali sottostanti alle relazioni familiari, trasmessi attraverso le generazioni" (Kerr & Bowen, 1988, p. 306). In tal senso esso è diventato non soltanto un simbolo della teoria e della terapia intergenerazionale ma anche uno tra gli strumenti diagnostici e terapeutici di matrice sistemica più versatili ed utilizzati nella pratica clinica (McGoldrick, Gerson, & Shellenberger, 1999). In quanto strumento diagnostico il genogramma consente di registrare le tappe e gli eventi salienti della storia familiare e la reazione dei membri della famiglia ad essi; identifica i modelli relazionali familiari e le configurazioni che i legami assumono lungo il ciclo di vita individuale e familiare; descrive le percezioni soggettive dei modelli di relazione; consente di identificare i miti e i mandati familiari e il modo in cui si sono trasmessi lungo le generazioni. Tali processi inevitabilmente qualificano il genogramma come un potente strumento di intervento clinico (Magnusom 2003) che, offrendo la possibilità di “storicizzare”, “contestualizzare” e “significare” in modo complesso i propri vissuti, favorisce una migliore comprensione della propria identità all’interno dei contesti familiari e promuove la differenziazione del sé e la possibilità di legami più funzionali con gli altri (Bowen, 1978). Oltre al suo utilizzo nella pratica clinica, il genogramma è inoltre una tecnica ampiamente utilizzata nella formazione dei terapeuti sistemico-relazionali (Braverman, 1997 ; McGoldrick, Gerson &Shellenberger, 1999). Il presente capitolo si concentrerà, su tale applicazione dell’esperienza genogrammatica, sulle potenzialità formative e trasformative di tale esperienza sull’identità personale e professionale degli allievi e sull’impatto che l’utilizzo del genogramma ha sui processi e le relazioni nei gruppi/équipe in formazione. Il processo di raccolta delle informazioni sulla propria famiglia di origine, la costruzione, e, infine, la presentazione dei propri genogrammi in gruppo, insieme ai processi relazionali, emotivi e cognitivi che accompagnano la narrazione, possono infatti promuovere negli allievi significativi cambiamenti personali e interpersonali e favorire la loro crescita come terapeuti (Lim, 2008; Sorrentino, 2008).

Genogramma e viaggi di ritorno a casa. L’importanza dell’approccio trigenerazionale nella formazione sistemico-relazionale

Jessica Lampis
Primo
2022-01-01

Abstract

Murray Bowen sosteneva che il genogramma rappresentasse "il flusso e riflusso dei processi emozionali sottostanti alle relazioni familiari, trasmessi attraverso le generazioni" (Kerr & Bowen, 1988, p. 306). In tal senso esso è diventato non soltanto un simbolo della teoria e della terapia intergenerazionale ma anche uno tra gli strumenti diagnostici e terapeutici di matrice sistemica più versatili ed utilizzati nella pratica clinica (McGoldrick, Gerson, & Shellenberger, 1999). In quanto strumento diagnostico il genogramma consente di registrare le tappe e gli eventi salienti della storia familiare e la reazione dei membri della famiglia ad essi; identifica i modelli relazionali familiari e le configurazioni che i legami assumono lungo il ciclo di vita individuale e familiare; descrive le percezioni soggettive dei modelli di relazione; consente di identificare i miti e i mandati familiari e il modo in cui si sono trasmessi lungo le generazioni. Tali processi inevitabilmente qualificano il genogramma come un potente strumento di intervento clinico (Magnusom 2003) che, offrendo la possibilità di “storicizzare”, “contestualizzare” e “significare” in modo complesso i propri vissuti, favorisce una migliore comprensione della propria identità all’interno dei contesti familiari e promuove la differenziazione del sé e la possibilità di legami più funzionali con gli altri (Bowen, 1978). Oltre al suo utilizzo nella pratica clinica, il genogramma è inoltre una tecnica ampiamente utilizzata nella formazione dei terapeuti sistemico-relazionali (Braverman, 1997 ; McGoldrick, Gerson &Shellenberger, 1999). Il presente capitolo si concentrerà, su tale applicazione dell’esperienza genogrammatica, sulle potenzialità formative e trasformative di tale esperienza sull’identità personale e professionale degli allievi e sull’impatto che l’utilizzo del genogramma ha sui processi e le relazioni nei gruppi/équipe in formazione. Il processo di raccolta delle informazioni sulla propria famiglia di origine, la costruzione, e, infine, la presentazione dei propri genogrammi in gruppo, insieme ai processi relazionali, emotivi e cognitivi che accompagnano la narrazione, possono infatti promuovere negli allievi significativi cambiamenti personali e interpersonali e favorire la loro crescita come terapeuti (Lim, 2008; Sorrentino, 2008).
2022
9788835137368
genogramma, trigenerazionale, ciclo di vita, miti e mandati familiari, formazione sistemico-relazionale, stile terapeutico, competenze terapeutiche
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