Com.Adesp. fr. 1008 K.-A., preservato dal P.Strasb. inv. G 53, databile al I d.C. (ovvero al secolo successivo), restituisce una rhēsis prologica, che, per il contenuto, può essere divisa in due parti: nella prima (vv. 1-15), sono fornite informazioni sull’identità del Prologsprecher e si criticano i prologhi espositivi lunghi e verbosi che non facilitano al pubblico la comprensione della trama; nella seconda (vv. 16-29), attraverso la narrazione delle avventure in una terra straniera di due fratelli, la persona προλογίζουσα (forse Dioniso) illustra all’uditorio gli antefatti della vicenda scenica. In ragione delle rivendicazioni di originalità poetica espresse nella prima sezione del brano, si è cercato di valorizzare la componente ‘innovativa’ di tale rhēsis, ritenuta da molti una sorta di anello di congiunzione tra i prologhi espositivi della ‘Commedia nuova’ e quelli a carattere critico-letterario del teatro terenziano. Scopo di questo intervento sarà quello di offrire, attraverso una nuova indagine bibliologica e paleografica, una più precisa proposta di datazione del pezzo e di passare in rassegna le varie ipotesi circa la possibile provenienza dei versi, da taluni critici ascritti agli Ἀνεψιοί di Menandro, sulla base di argomenti tutt’altro che solidi.
Com.Adesp. fr. 1008 K.-A.: un esempio di prologo innovativo?
F. Stama
2022-01-01
Abstract
Com.Adesp. fr. 1008 K.-A., preservato dal P.Strasb. inv. G 53, databile al I d.C. (ovvero al secolo successivo), restituisce una rhēsis prologica, che, per il contenuto, può essere divisa in due parti: nella prima (vv. 1-15), sono fornite informazioni sull’identità del Prologsprecher e si criticano i prologhi espositivi lunghi e verbosi che non facilitano al pubblico la comprensione della trama; nella seconda (vv. 16-29), attraverso la narrazione delle avventure in una terra straniera di due fratelli, la persona προλογίζουσα (forse Dioniso) illustra all’uditorio gli antefatti della vicenda scenica. In ragione delle rivendicazioni di originalità poetica espresse nella prima sezione del brano, si è cercato di valorizzare la componente ‘innovativa’ di tale rhēsis, ritenuta da molti una sorta di anello di congiunzione tra i prologhi espositivi della ‘Commedia nuova’ e quelli a carattere critico-letterario del teatro terenziano. Scopo di questo intervento sarà quello di offrire, attraverso una nuova indagine bibliologica e paleografica, una più precisa proposta di datazione del pezzo e di passare in rassegna le varie ipotesi circa la possibile provenienza dei versi, da taluni critici ascritti agli Ἀνεψιοί di Menandro, sulla base di argomenti tutt’altro che solidi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.