Trascorsi vent’anni dalla firma della Convenzione Europea sul Paesaggio (CEP), la Società di Studi Geografici di Firenze propone uno spazio di riflessione critica sull’eredità della Convenzione, e più ampiamente sul presente e sul futuro del concetto di paesaggio nelle scienze geografiche e territoriali. La CEP ha senza dubbio rappresentato un momento cruciale nel percorso di riflessione multi-disciplinare sul tema del paesaggio, con profonde ricadute sulle pratiche finalizzate alla sua pianificazione, progettazione, tutela, valorizzazione, nonché sulle azioni di sensibilizzazione, educazione e formazione. A partire dal suo conosciutissimo e citatissimo Articolo 1.a (“Paesaggio designa una determinata parte di territorio…”), sino ai contenuti delle altre disposizioni, provvedimenti e misure, la CEP costituisce un riferimento dal quale è stato ed è difficile prescindere. Riconoscendo il peso nonché l’importanza di tale eredità, il Convegno vuole rappresentare un’occasione per confrontarsi sulla Convenzione sia in una prospettiva storica, sia attuale: da un lato, interrogandosi su come la CEP abbia modificato il modo di guardare al paesaggio, su quali pratiche di ricerca e di intervento siano state praticate dai geografi e dalle geografe e più in generale da studiosi ed esperti di paesaggio nelle diverse discipline territoriali in seguito alla sua promulgazione e nel solco dei suoi principi; dall’altro, riflettendo sull’attualità della CEP di fronte ai cambiamenti intervenuti negli ultimi vent’anni, sia dal punto di vista delle trasformazioni geografiche e territoriali, sia dal punto di vista del rinnovamento delle teorie, degli approcci e delle tecniche di indagine e di analisi, e di come queste si riflettano sull’idea e sullo studio del paesaggio. Al contempo, il Convegno intende anche stimolare e valorizzare direzioni di ricerca – geografica ma non solo – capaci di andare “oltre la convenzione”, vale a dire di esplorare e sperimentare forme non convenzionali di analisi e rappresentazione, intervento e trasformazione, performance e documentazione sul paesaggio, e di rielaborare creativamente e superare il tracciato e l’eredità della CEP.
Introduzione
Benedetta Castiglioni;Matteo Puttilli;Marcello Tanca
2021-01-01
Abstract
Trascorsi vent’anni dalla firma della Convenzione Europea sul Paesaggio (CEP), la Società di Studi Geografici di Firenze propone uno spazio di riflessione critica sull’eredità della Convenzione, e più ampiamente sul presente e sul futuro del concetto di paesaggio nelle scienze geografiche e territoriali. La CEP ha senza dubbio rappresentato un momento cruciale nel percorso di riflessione multi-disciplinare sul tema del paesaggio, con profonde ricadute sulle pratiche finalizzate alla sua pianificazione, progettazione, tutela, valorizzazione, nonché sulle azioni di sensibilizzazione, educazione e formazione. A partire dal suo conosciutissimo e citatissimo Articolo 1.a (“Paesaggio designa una determinata parte di territorio…”), sino ai contenuti delle altre disposizioni, provvedimenti e misure, la CEP costituisce un riferimento dal quale è stato ed è difficile prescindere. Riconoscendo il peso nonché l’importanza di tale eredità, il Convegno vuole rappresentare un’occasione per confrontarsi sulla Convenzione sia in una prospettiva storica, sia attuale: da un lato, interrogandosi su come la CEP abbia modificato il modo di guardare al paesaggio, su quali pratiche di ricerca e di intervento siano state praticate dai geografi e dalle geografe e più in generale da studiosi ed esperti di paesaggio nelle diverse discipline territoriali in seguito alla sua promulgazione e nel solco dei suoi principi; dall’altro, riflettendo sull’attualità della CEP di fronte ai cambiamenti intervenuti negli ultimi vent’anni, sia dal punto di vista delle trasformazioni geografiche e territoriali, sia dal punto di vista del rinnovamento delle teorie, degli approcci e delle tecniche di indagine e di analisi, e di come queste si riflettano sull’idea e sullo studio del paesaggio. Al contempo, il Convegno intende anche stimolare e valorizzare direzioni di ricerca – geografica ma non solo – capaci di andare “oltre la convenzione”, vale a dire di esplorare e sperimentare forme non convenzionali di analisi e rappresentazione, intervento e trasformazione, performance e documentazione sul paesaggio, e di rielaborare creativamente e superare il tracciato e l’eredità della CEP.File | Dimensione | Formato | |
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