Nonostante l’indice di denatalità costituisca nel nostro paese un problema serissimo a fronte del quale sarebbe opportuno agevolare il ricorso alla procreazione medicalmente assistita delle coppie sterili o infertili desiderose di avere figli, l’obiettivo di favorire la riproduzione umana non sembra costituire una priorità dei nostri decisori politici. Le difficoltà cui vanno incontro nel sistema sanitario pubblico coloro i quali decidono di avvalersi del supporto della tecnica per superare limiti biologici che impediscono la procreazione naturale alimentano da tempo il mercato del turismo riproduttivo. Anche in ragione di ciò, i trattamenti contro l’infertilità richiedono la sopportazione di ingenti costi, aprendo interessanti prospettive per la sanità integrativa. Il fenomeno, in costante crescita, interessa molte coppie italiane. Ed impone una riflessione che, muovendo dai limiti di accesso alla PMA, verifichi l’(in)efficacia dei divieti contenuti nella l. n. 40/2004 nel contesto globalizzato e i riflessi interni delle fecondazioni artificiali e delle nascite che avvengono lecitamente all’estero, con l’obiettivo di individuare le modalità per una più compiuta tutela della salute procreativa in Italia. In questa cornice, il contributo indaga la gestazione per altri quale metodo per ovviare a patologie che impediscono alla donna di intraprendere e portare a termine una gravidanza, individuando, alla luce della copiosa giurisprudenza nazionale ed europea, i requisiti necessari perché tale metodo di procreazione, sempre più diffuso nel mondo, possa trovare uno spazio di ammissibilità legale nell’ordinamento italiano, nel rispetto dei valori fondamentali della persona umana.

Procreazione medicalmente assistita e gestazione per altri. Riflessioni per un ripensamento del divieto assoluto di maternità surrogata

Pisu, Alessandra
2022-01-01

Abstract

Nonostante l’indice di denatalità costituisca nel nostro paese un problema serissimo a fronte del quale sarebbe opportuno agevolare il ricorso alla procreazione medicalmente assistita delle coppie sterili o infertili desiderose di avere figli, l’obiettivo di favorire la riproduzione umana non sembra costituire una priorità dei nostri decisori politici. Le difficoltà cui vanno incontro nel sistema sanitario pubblico coloro i quali decidono di avvalersi del supporto della tecnica per superare limiti biologici che impediscono la procreazione naturale alimentano da tempo il mercato del turismo riproduttivo. Anche in ragione di ciò, i trattamenti contro l’infertilità richiedono la sopportazione di ingenti costi, aprendo interessanti prospettive per la sanità integrativa. Il fenomeno, in costante crescita, interessa molte coppie italiane. Ed impone una riflessione che, muovendo dai limiti di accesso alla PMA, verifichi l’(in)efficacia dei divieti contenuti nella l. n. 40/2004 nel contesto globalizzato e i riflessi interni delle fecondazioni artificiali e delle nascite che avvengono lecitamente all’estero, con l’obiettivo di individuare le modalità per una più compiuta tutela della salute procreativa in Italia. In questa cornice, il contributo indaga la gestazione per altri quale metodo per ovviare a patologie che impediscono alla donna di intraprendere e portare a termine una gravidanza, individuando, alla luce della copiosa giurisprudenza nazionale ed europea, i requisiti necessari perché tale metodo di procreazione, sempre più diffuso nel mondo, possa trovare uno spazio di ammissibilità legale nell’ordinamento italiano, nel rispetto dei valori fondamentali della persona umana.
2022
9788849549959
Health; Medically assisted reproduction; surrogacy
Salute; Procreazione medicalmente assistita; gestazione per altri; maternità surrogata
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