È possibile affermare, con un buon grado di approssimazione, che il panorama attuale degli studi sul Medioevo appare percorso da due grandi orientamenti. Da un lato, sin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, si riscontra una messa in discussione del concetto di arte a favore di quello di immagine. Dall’altro lato, in anni più recenti – talvolta sotto l’etichetta di material turn – si assiste a un interesse rinnovato per l’aspetto materiale delle opere e per i sensi molteplici implicati nella loro dimensione oggettuale, dal valore economico e simbolico dei materiali usati all’aura storica o leggendaria emanata dall’opera in quanto “cosa”: come ha riassunto con un gioco di parole Herbert L. Kessler, «matter mattered during the Middle Ages».
Presentazione. Hans Belting e la svolta iconica della medievistica
Luca Vargiu
2022-01-01
Abstract
È possibile affermare, con un buon grado di approssimazione, che il panorama attuale degli studi sul Medioevo appare percorso da due grandi orientamenti. Da un lato, sin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, si riscontra una messa in discussione del concetto di arte a favore di quello di immagine. Dall’altro lato, in anni più recenti – talvolta sotto l’etichetta di material turn – si assiste a un interesse rinnovato per l’aspetto materiale delle opere e per i sensi molteplici implicati nella loro dimensione oggettuale, dal valore economico e simbolico dei materiali usati all’aura storica o leggendaria emanata dall’opera in quanto “cosa”: come ha riassunto con un gioco di parole Herbert L. Kessler, «matter mattered during the Middle Ages».File | Dimensione | Formato | |
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