Il Testo Unico degli Enti Locali, quanto al rapporto fra legale rappresentante di un Comune o di una Provincia ed esponente di tali Amministrazioni presso organi consortili, depone a favore di una sua connotazione fiduciaria. Peraltro, alla medesima conclusione perviene il formante giurisprudenziale. Se a ciò s'aggiunge che il medesimo dato normativo "lega" il meccanismo di scelta del rappresentante, all'avvicendamento alla guida della maggioranza politica dell'Ente locale stesso, è ragionevole concludere che si sia al cospetto di una fiduciarietà "rinforzata" del rapporto. Alcuni dati interpretativi, per via analogica (di sistema) confermano tale conclusione; con significative implicazioni sul piano delle "dinamiche" di amministrazione attiva (ad es., assenza di un obbligo di previa comunicazione, all'interessato, di avvio del procedimento di "revoca"). Siffatte riflessioni, tese a far emergere la ratio legis di portata nazionale, hanno favorito sviluppi applicativi di rilievo, con riguardo all'esperienza di una Regione ad autonomia speciale quale la Sardegna.

Sulla "natura" e su altre questioni inerenti al rapporto tra il legale rappresentante di ente locale ed esponenti di quest'ultimo presso gli organi di consorzi: da un'esperienza della regione Sardegna nel settore dello sviluppo industriale.

COTZA, PAOLO
2004-01-01

Abstract

Il Testo Unico degli Enti Locali, quanto al rapporto fra legale rappresentante di un Comune o di una Provincia ed esponente di tali Amministrazioni presso organi consortili, depone a favore di una sua connotazione fiduciaria. Peraltro, alla medesima conclusione perviene il formante giurisprudenziale. Se a ciò s'aggiunge che il medesimo dato normativo "lega" il meccanismo di scelta del rappresentante, all'avvicendamento alla guida della maggioranza politica dell'Ente locale stesso, è ragionevole concludere che si sia al cospetto di una fiduciarietà "rinforzata" del rapporto. Alcuni dati interpretativi, per via analogica (di sistema) confermano tale conclusione; con significative implicazioni sul piano delle "dinamiche" di amministrazione attiva (ad es., assenza di un obbligo di previa comunicazione, all'interessato, di avvio del procedimento di "revoca"). Siffatte riflessioni, tese a far emergere la ratio legis di portata nazionale, hanno favorito sviluppi applicativi di rilievo, con riguardo all'esperienza di una Regione ad autonomia speciale quale la Sardegna.
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