A partire dai suoi ricordi, l’autrice, originaria di Arborea (Or), la prima delle ‘città nuove’ del fascismo, ripercorre criticamente la storia di questo paese in Sardegna, ma non sardo, popolato negli anni trenta da coloni e artigiani veneti e di altre regioni dell’Italia del Nord. Storia di successo economico e di riscatto sociale, mito della ‘landa desolata trasformata in giardino’, quella di Arborea si è prestata ad una pluralità di racconti storici. Oggi il paese si trova a fare i conti con i resti obsoleti della antica bonifica, con un ‘patrimonio’ ancora non ben compreso. Si tenta di leggere tale paesaggio, con le sue contraddizioni, alla luce della nozione di ‘terzo paesaggio’ di Gille Clément: anche i luoghi abbandonati sono utili a dare nuova vita alla natura e a ripensare la storia.
"Residui di memorie" "Una lunga storia dentro il secolo breve"
DA RE, MARIA GABRIELLA
2009-01-01
Abstract
A partire dai suoi ricordi, l’autrice, originaria di Arborea (Or), la prima delle ‘città nuove’ del fascismo, ripercorre criticamente la storia di questo paese in Sardegna, ma non sardo, popolato negli anni trenta da coloni e artigiani veneti e di altre regioni dell’Italia del Nord. Storia di successo economico e di riscatto sociale, mito della ‘landa desolata trasformata in giardino’, quella di Arborea si è prestata ad una pluralità di racconti storici. Oggi il paese si trova a fare i conti con i resti obsoleti della antica bonifica, con un ‘patrimonio’ ancora non ben compreso. Si tenta di leggere tale paesaggio, con le sue contraddizioni, alla luce della nozione di ‘terzo paesaggio’ di Gille Clément: anche i luoghi abbandonati sono utili a dare nuova vita alla natura e a ripensare la storia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.