This essay examines the case of the film "Life is Beautiful" (Grigori Chukhrai, 1979) in the context of the history of Italian-Soviet cinematic co-productions during the Cold War. The contribution explores the film’s initial conception and the economic, financial and political issues that impeded its creation via documents from the Russian State Archive for Literature and Art (RGALI) in Moscow and the State Central Archive (ACS) in (Rome). In addition, it considers the development of the screenplay, and how its most sensitive elements were refined, particularly the theme of terrorism. I argue that the material possibilities of Soviet film industry and the Italian distribution networks made these two into natural allies in the historical circumstances of the late 1970s. This case study also reveals in broad terms the extent to which East-West film cooperation was possible in and of itself.

Questo saggio esamina il caso del film “La vita è bella” (Grigori Chukhrai, 1979) nel contesto della storia delle coproduzioni cinematografiche italo-sovietiche durante la Guerra Fredda. Il contributo esplora la concezione iniziale del film e le questioni economiche, finanziarie e politiche che ne hanno reso più complicata la realizzazione attraverso i documenti dell'Archivio di Stato Russo per la Letteratura e l'Arte (RGALI) di Mosca e dell'Archivio Centrale dello Stato (ACS) di Roma. Inoltre, considera lo sviluppo della sceneggiatura e il modo in cui sono stati perfezionati i suoi elementi più sensibili, in particolare il tema del terrorismo. Si sostiene che le possibilità materiali dell'industria cinematografica sovietica e le reti di distribuzione italiane fecero di queste due realtà degli alleati naturali nelle circostanze storiche della fine degli anni Settanta. Questo caso di studio rivela anche, in termini generali, fino a che punto la cooperazione cinematografica tra Est e Ovest fosse possibile di per sé.

Envisioning the Revolutionary South: The Soviet-Italian Coproduction Life is Beautiful (1979)

stefano pisu
2022-01-01

Abstract

This essay examines the case of the film "Life is Beautiful" (Grigori Chukhrai, 1979) in the context of the history of Italian-Soviet cinematic co-productions during the Cold War. The contribution explores the film’s initial conception and the economic, financial and political issues that impeded its creation via documents from the Russian State Archive for Literature and Art (RGALI) in Moscow and the State Central Archive (ACS) in (Rome). In addition, it considers the development of the screenplay, and how its most sensitive elements were refined, particularly the theme of terrorism. I argue that the material possibilities of Soviet film industry and the Italian distribution networks made these two into natural allies in the historical circumstances of the late 1970s. This case study also reveals in broad terms the extent to which East-West film cooperation was possible in and of itself.
2022
9780253062208
Questo saggio esamina il caso del film “La vita è bella” (Grigori Chukhrai, 1979) nel contesto della storia delle coproduzioni cinematografiche italo-sovietiche durante la Guerra Fredda. Il contributo esplora la concezione iniziale del film e le questioni economiche, finanziarie e politiche che ne hanno reso più complicata la realizzazione attraverso i documenti dell'Archivio di Stato Russo per la Letteratura e l'Arte (RGALI) di Mosca e dell'Archivio Centrale dello Stato (ACS) di Roma. Inoltre, considera lo sviluppo della sceneggiatura e il modo in cui sono stati perfezionati i suoi elementi più sensibili, in particolare il tema del terrorismo. Si sostiene che le possibilità materiali dell'industria cinematografica sovietica e le reti di distribuzione italiane fecero di queste due realtà degli alleati naturali nelle circostanze storiche della fine degli anni Settanta. Questo caso di studio rivela anche, in termini generali, fino a che punto la cooperazione cinematografica tra Est e Ovest fosse possibile di per sé.
Italy; USSR; Film coproductions; Cold War
Italia; URSS; Coproduzioni cinematografiche; Guerra fredda
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