Stella d’Oriente: prime prove di romanzo sociale

The essay focuses on Stella d'Oriente, Grazia Deledda's second novel, which deals with the themes of social and family identity, highlighting the dynamics between aristocracy, bourgeoisie and popular classes in post-unification Italy. At the heart of the plot is the tension between biological origin and social rise, highlighted by the positivist theories of the time, which linked the behaviour of characters to their class of birth. The ‘voice of blood’ represents this inescapable call to origins, in contrast to the social conditions in which the characters find themselves. Maurizio, the son of the Marquis of the Orient, and Stella, an orphan adopted by the aristocratic family, represent these contrasting forces. Despite their differences in class and growth, the two characters feel a mutual attraction, symbolising biological drives that transcend social conventions. However, the discovery that they are brothers marks a breaking point and deals with themes such as incest and the conflict between blood and society. The novel also deals with the social rise of Stella, who, as a humble orphan, becomes integrated into the world of nobility, while retaining traits of her origin. The plot, full of innuendo and revelations, culminates in a happy ending that resolves the personal and social tensions of the protagonists, offering a reflection on class barriers and the irreducibility of biological origins.

Il saggio è incentrato su Stella d’Oriente, il secondo romanzo di Grazia Deledda, che affronta i temi dell'identità sociale e familiare, mettendo in luce le dinamiche tra aristocrazia, borghesia e classi popolari nell'Italia post-unitaria. Al centro della trama vi è la tensione tra origine biologica e ascesa sociale, evidenziata dalle teorie positiviste del tempo, che collegavano il comportamento dei personaggi alla loro classe di nascita. La “voce del sangue” rappresenta questo richiamo ineludibile alle origini, in contrasto con le condizioni sociali in cui i personaggi si trovano. Maurizio, figlio dei marchesi d’Oriente, e Stella, un'orfana adottata dalla famiglia aristocratica, rappresentano queste forze contrastanti. Nonostante le differenze di classe e di crescita, i due personaggi sentono un’attrazione reciproca, simbolo delle pulsioni biologiche che trascendono le convenzioni sociali. Tuttavia, la scoperta che sono fratelli segna un punto di rottura e affronta temi come l'incesto e il conflitto tra sangue e società. Il romanzo affronta anche l’ascesa sociale di Stella, che da umile orfana si integra nel mondo nobiliare, pur conservando tratti della sua origine. La trama, ricca di agnizioni e rivelazioni, culmina in un lieto fine che risolve le tensioni personali e sociali dei protagonisti, offrendo una riflessione sulle barriere di classe e sull’irriducibilità delle origini biologiche.