Movimenti in catene: limitazioni delle libertà e nuove spazialità dei movimenti sociali

Movements in chains: limitations of freedoms and new spatialities of social movements. The research investigates, with a specific reference to the Sardinian case, the processes of adaptation and reorganization of the practices of opposition to the military presence in recent years. It considers the restrictions on the individual freedoms of militants for the joint action of the Covid-19 pandemic and the restrictive measures related to the process currently underway at the court of Cagliari. In line with critical military geographies, it describes the hybrid configuration of opposition practices in presence and online, and it questions the nature of the spatiality of these practices, at present and in perspective. Central issues are the limitation of personal freedoms, the use of bodies in opposition practices, and the emergence of separatist feminist oppositional practices within the movement.

Il contributo propone, con un riferimento specifico al caso sardo, una riflessione sui processi di adattamento e riorganizzazione delle pratiche di opposizione alla presenza militare nel corso degli ultimi anni, in presenza di un restringimento delle libertà individuali dei militanti per l’azione congiunta della pandemia da Covid-19 e delle misure restrittive legate al processo attualmente in corso, presso il tribunale di Cagliari. La riflessione, interna alle geografie militari critiche, descrive la configurazione ibrida di pratiche di opposizione in presenza e online e si interroga sulla natura della spazialità di tali pratiche, nel momento attuale ed in prospettiva. Sono centrali i temi della limitazione delle libertà personali, dell’uso dei corpi nelle pratiche di opposizione e l’emergere di pratiche oppositive femministe separatiste all’interno del movimento.