L’area costiera di Olbia è caratterizzata dall’alternanza di coste rocciose e grandi baie impostate prevalentemente su linee tettoniche di estensione regionale. Le coste vengono definite a rias, termine preso in prestito dalla Galizia spagnola. il Golfo di Cugnana, il Golfo di Marinella e il Golfo di Olbia rientrano in questa classificazione: si tratta sostanzialmente di valli fluviali, a forte controllo tettonico, che sono state interessate dai complessi processi erosivo/deposizionali collegati alle regressioni/trasgressioni marine di epoca quaternaria. Il Golfo di Olbia costituisce una ria più vasta di quelle circostanti ed al suo interno sfociano diversi corsi d’acqua tra cui i principali sono il Riu de Seligheddu ed il Fiume Padrongiano. Riu de Seligheddu: è un corso d’acqua di 13,1Km con andamento W-E all’interno di un bacino di 44,4Kmq che si sviluppa principalmente su coperture alluvionali recenti e solo in parte, nel primo tratto del suo corso, scorre sulle litologie del basamento Paleozoico. Il fiume Padrongiano: è il maggiore corso d’acqua compreso tra il Fiume Liscia ed il Riu Posada, ha una lunghezza di 39,4Km tra Monte Niddoni (1.231m) e la Ria di Olbia dove sfocia con un delta a più lobi unico in Sardegna. Il suo corso si sviluppa con direzione WSW-ENE su rocce granitiche, metamorfi che e sulle proprie coltri alluvionali (Fadda e Pala, 1992). I litorali a S del Golfo di Olbia sono caratterizzati dalla presenza di piccole pianure alluvionali costiere caratterizzate dalla presenza di importanti aree umide (stagni e lagune), estese a volte per diversi chilometri quadrati, come si riscontra a monte del Lido delle Saline.
EVOLUZIONE RECENTE, REGIME, ASSETTI, CRITICITÀ, TENDENZA DEL SISTEMA SPIAGGIA DI LE SALINE
DEMURO, SANDRO;KALB, CLAUDIO;PORTA, MARCO;
2012-01-01
Abstract
L’area costiera di Olbia è caratterizzata dall’alternanza di coste rocciose e grandi baie impostate prevalentemente su linee tettoniche di estensione regionale. Le coste vengono definite a rias, termine preso in prestito dalla Galizia spagnola. il Golfo di Cugnana, il Golfo di Marinella e il Golfo di Olbia rientrano in questa classificazione: si tratta sostanzialmente di valli fluviali, a forte controllo tettonico, che sono state interessate dai complessi processi erosivo/deposizionali collegati alle regressioni/trasgressioni marine di epoca quaternaria. Il Golfo di Olbia costituisce una ria più vasta di quelle circostanti ed al suo interno sfociano diversi corsi d’acqua tra cui i principali sono il Riu de Seligheddu ed il Fiume Padrongiano. Riu de Seligheddu: è un corso d’acqua di 13,1Km con andamento W-E all’interno di un bacino di 44,4Kmq che si sviluppa principalmente su coperture alluvionali recenti e solo in parte, nel primo tratto del suo corso, scorre sulle litologie del basamento Paleozoico. Il fiume Padrongiano: è il maggiore corso d’acqua compreso tra il Fiume Liscia ed il Riu Posada, ha una lunghezza di 39,4Km tra Monte Niddoni (1.231m) e la Ria di Olbia dove sfocia con un delta a più lobi unico in Sardegna. Il suo corso si sviluppa con direzione WSW-ENE su rocce granitiche, metamorfi che e sulle proprie coltri alluvionali (Fadda e Pala, 1992). I litorali a S del Golfo di Olbia sono caratterizzati dalla presenza di piccole pianure alluvionali costiere caratterizzate dalla presenza di importanti aree umide (stagni e lagune), estese a volte per diversi chilometri quadrati, come si riscontra a monte del Lido delle Saline.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.