Il contributo indaga la natura etica e transcalare delle architetture della cultura nuragica intesa come sistema oggettuale e relazionale dotato di profondo carattere di irripetibilità. In un momento storico come quello attuale, caratterizzato da paradigmi incerti ed estreme frammentazioni dei saperi, l’architettura preistorica nuragica si pone come emblema di un approccio arcaico che nel corso del tempo è riuscito a sistematizzare uno straordinario equilibrio tra carattere dei luoghi, risorse primarie e comunità umane. Si riconosce, in tal senso, un forte valore di coerenza nel nuragico in un atteggiamento capace di attraversare agilmente le diverse scale del progetto attraverso un’eccezionale capacità di autentico pragmatismo che ha permesso a queste architetture senza architetti di sopravvivere nel tempo. Dal dettaglio dell’elemento lapideo disposto con sapienza al fine di ricostituire un’unità formale stabile si sonderà la scala architettonica del nuragico, comprendendone densità, rapporti, corrispondenze, gerarchie spaziali, per poi percorrere la scala della città diffusa. La civiltà nuragica non ha raggiunto nel tempo una compattezza urbana tradizionale, ma ha restituito alla contemporaneità un’idea di città, completa nella sua incompletezza, distribuita nel territorio. Distribuzione che conduce alla scala territoriale che si presta a una doppia valenza interpretativa, in quanto da un lato l’oggetto architettonico singolo si pone come elemento di misura segnalata, dall’altro il livello delle relazioni tra più elementi nuragici ricostituisce un sistema di vuoto territoriale e di comunicazione simbolico-necessaria nel territorio. La capacità di generare e costruire i luoghi nuragici racconta di un sapere arcaico che è stato in grado di mettere a sistema un vero e proprio tecnema territoriale. Solo leggendo e interpretando il territorio partendo dai suoi caratteri essenziali possiamo ritrovare dei processi di sintesi per un progetto ragionato dei luoghi.
Unicum nuragico. Transizioni di scala nel paesaggio preistorico sardo
Andrea Scalas
Primo
2022-01-01
Abstract
Il contributo indaga la natura etica e transcalare delle architetture della cultura nuragica intesa come sistema oggettuale e relazionale dotato di profondo carattere di irripetibilità. In un momento storico come quello attuale, caratterizzato da paradigmi incerti ed estreme frammentazioni dei saperi, l’architettura preistorica nuragica si pone come emblema di un approccio arcaico che nel corso del tempo è riuscito a sistematizzare uno straordinario equilibrio tra carattere dei luoghi, risorse primarie e comunità umane. Si riconosce, in tal senso, un forte valore di coerenza nel nuragico in un atteggiamento capace di attraversare agilmente le diverse scale del progetto attraverso un’eccezionale capacità di autentico pragmatismo che ha permesso a queste architetture senza architetti di sopravvivere nel tempo. Dal dettaglio dell’elemento lapideo disposto con sapienza al fine di ricostituire un’unità formale stabile si sonderà la scala architettonica del nuragico, comprendendone densità, rapporti, corrispondenze, gerarchie spaziali, per poi percorrere la scala della città diffusa. La civiltà nuragica non ha raggiunto nel tempo una compattezza urbana tradizionale, ma ha restituito alla contemporaneità un’idea di città, completa nella sua incompletezza, distribuita nel territorio. Distribuzione che conduce alla scala territoriale che si presta a una doppia valenza interpretativa, in quanto da un lato l’oggetto architettonico singolo si pone come elemento di misura segnalata, dall’altro il livello delle relazioni tra più elementi nuragici ricostituisce un sistema di vuoto territoriale e di comunicazione simbolico-necessaria nel territorio. La capacità di generare e costruire i luoghi nuragici racconta di un sapere arcaico che è stato in grado di mettere a sistema un vero e proprio tecnema territoriale. Solo leggendo e interpretando il territorio partendo dai suoi caratteri essenziali possiamo ritrovare dei processi di sintesi per un progetto ragionato dei luoghi.File | Dimensione | Formato | |
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