Bruno Maderna's creative process between analysis and synthesis: about “Don Giovanni” and other Mozart's scores

This chapter analyses the concurrent roles of Bruno Maderna as a composer and conductor, challenging the prevailing view that these responsibilities constituted a significant obstacle to his professional advancement. The chapter puts forward an alternative perspective, namely that these two approaches are interpenetrated and complementary. The investigation is centred on the analytical schematics prepared by Maderna on several of Mozart's operas, including Don Giovanni, Così fan tutte and La clemenza di Tito, which are preserved at the Paul Sacher Stiftung in Basel. The graphic form of these analyses, clearly derived from twentieth-century structuralist formal thought, as well as the great attention paid to the timbral parameter, enable a direct connection to be established between Maderna's compositional methods and analytical methods. This connection is made by anchoring the latter in twentieth-century musical practices, thereby demonstrating the closeness and complementarity of the two approaches in Maderna's artistic career.

Il saggio indaga la parallela attività di Bruno Maderna come compositore e direttore d’orchestra, partendo dal presupposto che tali ruoli non abbiano costituto un impedimento reciproco alla piena realizzazione professionale di Maderna – contrariamente a quanto sostenuto dalla critica del tempo. Al contrario, il contributo teorizza la compenetrazione e complementarietà di questi due approcci. Al centro dell’indagine vi sono gli schemi analitici approntati da Maderna su alcune opere di Mozart, in particolare "Don Giovanni", "Così fan tutte" e "La clemenza di Tito" conservati presso la Paul Sacher Stiftung di Basilea. Alcuni aspetti di tali analisi, tra cui la forma grafica chiaramente derivata dal pensiero formale strutturalista novecentesco, nonché la grande attenzione per il parametro timbrico, permettono di creare una connessione diretta con i metodi compositivi di Maderna e quelli analitici, ancorando questi ultimi alle pratiche musicali novecentesche e dimostrando così la complementarietà dei due aprocci nel percorso artistico maderniano.