Even in Sardinia, as in other parts of the world, pastoral areas have been affected by tourism in recent decades. This not only provides an economic opportunity but also a way to rethink production processes and create occasions for cultural exchange. Sometimes, it is the shepherds themselves who transform their activities to accommodate tourists, offering an experience that combines hospitality with showcasing their cultural identity. The novel Assandira by Giulio Angioni and the film of the same name by Salvatore Mereu depict one of these examples of self-representation. Although the literary invention exaggerates certain aspects, the story reflects a broader phenomenon in which the present reshapes the past and traditions, as Gérard Lenclud describes with the concept of "inverse filiation." The aim of this essay is to show how international tourism trends, together with local interests in economic development and territorial appeal, as well as widespread media images, influence the way shepherds and tourism operators present their identity. This often leads to a simplified version of their culture, highlighting what is perceived as positive while leaving out elements considered inappropriate or unnecessary.

Anche in Sardegna, come in diverse parti del mondo, i luoghi dell’attività pastorale sono da qualche decennio interessati dal fenomeno del turismo che, oltre ad assicurare una buona occasione economica, rappresenta anche uno stimolo a ripensare il processo produttivo ma anche un’occasione di incontro e di scambio culturale. Sono talvolta gli stessi pastori a trasformare le proprie strutture produttive orientandole alla recettività turistica e coniugando a queste una variegata produzione di forme di autorappresentazione identitaria che funga da richiamo e da filo conduttore all’esperienza degli ospiti. Il romanzo Assandira di Giulio Angioni e il film omonimo di Salvatore Mereu, che a esso si ispira, narrano di uno di questi modi di autorappresentazione che, pur nell’esasperazione specifica dell’invenzione letteraria, lascia intravvedere le trame più generali di quel processo onnipresente di produzione del passato culturale che ricorre spesso all’immaginazione e che Gérard Lenclud ha efficacemente interpretato come “filiazione inversa”, in cui è il presente a modellare il passato e le tradizioni, e non viceversa. L’obiettivo del presente saggio è quello di mostrare come le retoriche del comparto turistico internazionale, unitamente agli indirizzi delle dinamiche locali tese allo sviluppo economico del territorio e all’attrattività, ma anche le “immagini” mediatiche più diffuse, concorrano a influenzare i modi specifici delle autorappresentazioni identitarie di pastori e operatori turistici. Questi tendono per lo più verso una elaborazione standardizzata della propria cultura presente e passata, valorizzando ciò che il comune sentire contemporaneo percepisce come edificante, ed eliminando quanto avvertito come inappropriato o superfluo.

Le ceneri di Assandira. Identità, turismo e pastoralismo in Sardegna

Carlo Maxia
2022-01-01

Abstract

Even in Sardinia, as in other parts of the world, pastoral areas have been affected by tourism in recent decades. This not only provides an economic opportunity but also a way to rethink production processes and create occasions for cultural exchange. Sometimes, it is the shepherds themselves who transform their activities to accommodate tourists, offering an experience that combines hospitality with showcasing their cultural identity. The novel Assandira by Giulio Angioni and the film of the same name by Salvatore Mereu depict one of these examples of self-representation. Although the literary invention exaggerates certain aspects, the story reflects a broader phenomenon in which the present reshapes the past and traditions, as Gérard Lenclud describes with the concept of "inverse filiation." The aim of this essay is to show how international tourism trends, together with local interests in economic development and territorial appeal, as well as widespread media images, influence the way shepherds and tourism operators present their identity. This often leads to a simplified version of their culture, highlighting what is perceived as positive while leaving out elements considered inappropriate or unnecessary.
2022
8864293159
Anche in Sardegna, come in diverse parti del mondo, i luoghi dell’attività pastorale sono da qualche decennio interessati dal fenomeno del turismo che, oltre ad assicurare una buona occasione economica, rappresenta anche uno stimolo a ripensare il processo produttivo ma anche un’occasione di incontro e di scambio culturale. Sono talvolta gli stessi pastori a trasformare le proprie strutture produttive orientandole alla recettività turistica e coniugando a queste una variegata produzione di forme di autorappresentazione identitaria che funga da richiamo e da filo conduttore all’esperienza degli ospiti. Il romanzo Assandira di Giulio Angioni e il film omonimo di Salvatore Mereu, che a esso si ispira, narrano di uno di questi modi di autorappresentazione che, pur nell’esasperazione specifica dell’invenzione letteraria, lascia intravvedere le trame più generali di quel processo onnipresente di produzione del passato culturale che ricorre spesso all’immaginazione e che Gérard Lenclud ha efficacemente interpretato come “filiazione inversa”, in cui è il presente a modellare il passato e le tradizioni, e non viceversa. L’obiettivo del presente saggio è quello di mostrare come le retoriche del comparto turistico internazionale, unitamente agli indirizzi delle dinamiche locali tese allo sviluppo economico del territorio e all’attrattività, ma anche le “immagini” mediatiche più diffuse, concorrano a influenzare i modi specifici delle autorappresentazioni identitarie di pastori e operatori turistici. Questi tendono per lo più verso una elaborazione standardizzata della propria cultura presente e passata, valorizzando ciò che il comune sentire contemporaneo percepisce come edificante, ed eliminando quanto avvertito come inappropriato o superfluo.
Tourism; Cultural Identity; Tradition; Sardinia; Giulio Angioni; Assandira
Pastoralismo; Turismo; Identità culturale, Tradizione; Sardegna; Giulio Angioni; Assandira
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