Philosophers’ Private Libraries (1600–1800)

The paper presents the project Philosophical libraries. Private libraries of philosophers in the modern and contemporay age started in 2006 as the result of a collaboration between the Scuola Normale Superiore in Pisa and the University of Cagliari. The project is based on the assumption that the study of the libraries of philosophers can help to better understand the cultural interests and attitudes of the owners as well as the sources they used in developing their thought. In addition, a global analysis of the data allows to outline the literary canons which held sway over a certain period of time or across a certain area and to follow their transformations, providing valuable material for the history of ideas and of culture in general. With this purpose a database was created (http://picus.unica.it) to collect together all the remaining evidence which might help us to reconstruct the nature and the history of libraries belonging to philosophers and other thinkers. The database, still under development, includes evidence on 300 lerned man (almost 1/3 of them covering the period 1665-1830) and gathers different types of documents ranging from archival documents, as notarial deeds, to book lists drawn up by owners for their own use, sale catalogues (mainly for the sales by auction) and catalogues of special collections in institutional libraries. Thus, it acts as a kind of hub for all the sources which might be relevant in order to study private libraries and can be exploited in a variety of ways by researchers working, not only in the field of the history of ideas, but also in the field of the history of libraries and of the book trade. Some general remarks on this point are proposed based on a survey of the collected material.

Il saggio presenta il progetto Philosophical Libraries. Private libraries of philosophers in the modern and contemporary age, avviato nel 2006 come risultato di una collaborazione tra la Scuola Normale Superiore di Pisa e l'Università di Cagliari. Il progetto si basa sull'assunto che lo studio delle biblioteche dei filosofi possa aiutare a comprendere meglio gli interessi culturali e le inclinazioni dei proprietari, nonché le fonti da loro utilizzate per sviluppare il proprio pensiero. Inoltre, un'analisi globale dei dati consente di delineare i canoni letterari che hanno dominato in un determinato periodo o in una certa area geografica e di seguirne le trasformazioni, fornendo materiale prezioso per la storia delle idee e della cultura in generale. A tal fine è stato creato un database (http://picus.unica.it) per raccogliere tutte le testimonianze utili a ricostruire la natura e la storia delle biblioteche appartenenti a filosofi e altri pensatori. Il database, ancora in fase di sviluppo, include informazioni su 300 eruditi (quasi 1/3 di essi copre il periodo 1665-1830) e raccoglie diversi tipi di documenti che vanno da documenti d'archivio, come atti notarili, a elenchi di libri redatti dai proprietari per uso personale, cataloghi di vendita (principalmente per le vendite all'asta) e cataloghi di collezioni speciali in biblioteche istituzionali. Il database funge così da centro di raccolta per tutte le fonti che potrebbero essere rilevanti per lo studio delle biblioteche private e può essere sfruttato in diversi modi dai ricercatori che lavorano, non solo nel campo della storia delle idee, ma anche in quello della storia delle biblioteche e del commercio librario. Alcune osservazioni generali su questo argomento vengono proposte sulla base di una panoramica del materiale raccolto.