Quando nel 2000 ho definito Badas “artigiano del moderno”, in relazione alle sue prime opere degli anni Trenta2, intendevo segnalare non tanto la sua dedizione all’artigianato fin dalla giovane età, quanto sottolineare l’influenza che ebbe nel suo approccio all’architettura «quel metodo progettuale, tipico dell’ENAPI3, che chiedeva al progettista non tanto disegni, bozzetti o modelli, quanto la sua presenza al fianco dell’artigiano e lo sviluppo del lavoro in cantiere, a partire dal materiale e dalle lavorazioni che questo consentiva». Se questa è una chiave di lettura dell’opera di Badas ancora valida e utile per lo studio delle sue architetture del dopoguerra, queste evidenziano anche altre caratteristiche del suo operare. Perché se gli anni Trenta sono quelli che vedono emergere la personalità del giovane Ubaldo Badas, è durante gli anni Cinquanta e Sessanta che la sua produzione raggiunge elevati livelli qualitativi e si esplicita in un gran numero di opere, spesso di grande impegno, e assistiamo all’evoluzione del suo approccio all’architettura verso «una originale commistione tra internazionalismo, nei modi della composizione e nel linguaggio, e localismo, nell’adozione di materiali e lavorazioni tradizionali nei rivestimenti e nelle finiture».

Gli anni '50-'60 di Ubaldo Badas. Tra realismo ed espressionismo strutturale

Paolo Sanjust
2023-01-01

Abstract

Quando nel 2000 ho definito Badas “artigiano del moderno”, in relazione alle sue prime opere degli anni Trenta2, intendevo segnalare non tanto la sua dedizione all’artigianato fin dalla giovane età, quanto sottolineare l’influenza che ebbe nel suo approccio all’architettura «quel metodo progettuale, tipico dell’ENAPI3, che chiedeva al progettista non tanto disegni, bozzetti o modelli, quanto la sua presenza al fianco dell’artigiano e lo sviluppo del lavoro in cantiere, a partire dal materiale e dalle lavorazioni che questo consentiva». Se questa è una chiave di lettura dell’opera di Badas ancora valida e utile per lo studio delle sue architetture del dopoguerra, queste evidenziano anche altre caratteristiche del suo operare. Perché se gli anni Trenta sono quelli che vedono emergere la personalità del giovane Ubaldo Badas, è durante gli anni Cinquanta e Sessanta che la sua produzione raggiunge elevati livelli qualitativi e si esplicita in un gran numero di opere, spesso di grande impegno, e assistiamo all’evoluzione del suo approccio all’architettura verso «una originale commistione tra internazionalismo, nei modi della composizione e nel linguaggio, e localismo, nell’adozione di materiali e lavorazioni tradizionali nei rivestimenti e nelle finiture».
2023
979-12-80178-73-2
Ubaldo Badas, Padiglione Tavolara, architettura moderna
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