Le eredità multiple di un uomo di riflessione

Fu durante la Seconda guerra mondiale che mio padre, Pierre Thévenaz, lanciò la sua raccolta filosofica “Être et Penser”, avviò la sua ricerca di una filosofia protestante e mi donò i natali. Come figlio e nipote di filosofi, sono molto felice di essere invitato qui a raccomandare a nuovi lettori l’eredità di questo pensatore dopo l’introduzione di Vinicio Busacchi. Ma presentare il proprio padre rischia di essere pretenzioso, e soprattutto presentare un filosofo dopo che si è diventati teologi. Ma questo padre l’ho perso a dieci anni, allorquando andava insegnandomi il mondo e le risate, il gioco e la lettura; e l’ho ritrovato al tempo dei miei studi, leggendolo assieme agli autori della sua generazione: Camus, Bernanos, Sartre, Bonhoeffer e altri. Alla tavola familiare la parola fenomenologia era certamente pronunciata e ascoltata: suonava già enigmaticamente quasi scientifica per indicare il lavoro di filosofi che dei bambini comprendevano poco. ...