The "last layer," which all citizens contribute to forming, more or less consciously, in the present, stands as the most reliable witness to the actions carried out by contemporary communities, driven by various forces that are not always aligned with a shared project vision. By recording the most recent repurposing of a context in an "archaeological" sense, this forming layer appears, compared to deeper ones, more laden with ἀρχή, meaning origin, rather than ἀρχαῖος, meaning ancient. As part of the "archaeological history" of a site and an indispensable pre-design knowledge foundation, Contemporary Archaeology can represent, using the "stratigraphic method," the forces (not only physical but also often value-based) still acting on an asset recognized for its public cultural interest. Drawing from a well-qualified body of sources (heterogeneous in nature, producers, and chronological segments), collected since 2012 during the deconstruction works of the theatrical installations on the ruins of the Roman amphitheater of Cagliari, this contribution reflects on the outcomes of a unique stratigraphic analysis. This analysis focuses on the interventions that have affected the structure and its social environment over its 157 years of "archaeological history," culminating in the feasibility document for alternative projects, submitted for the City of Cagliari's bid "Protection and safety interventions for the usability of the Roman Amphitheater." The analysis confirms that within the "narrow" space of this last layer, where the archaeological life of a site unfolds, Contemporary Archaeology, through a risk-oriented approach, can offer a concrete contribution to the interpretive and management planning of sites, with a view to sustainable protection and enhancement.

L’‘ultimo strato’ che, più o meno consapevolmente, tutti i cittadini concorrono nel presente a formare, si presenta come il testimone più attendibile delle azioni esercitate dalle comunità contemporanee sotto la spinta di diverse istanze, non sempre protese verso un’idea progettuale condivisa. Registrando le più recenti rifunzionalizzazioni di un contesto in senso ‘archeologico’, tale strato in formazione appare, rispetto a strati più profondi, maggiormente carico di ἀρχή, di origine, piuttosto che di ἀρχαῖος, di antico. Partecipe della “storia archeologica” di un sito, indispensabile fondamento conoscitivo pre-progettuale, l’Archeologia contemporanea è in grado di rappresentare con ‘metodo stratigrafico’ le forze (non solo fisiche, ma spesso anche valoriali) ancora agenti su un bene di cui sia riconosciuto un interesse culturale pubblico. Attraverso un corpus ben qualificato di fonti (eterogenee per natura, soggetti produttori e segmenti cronologici), raccolto a partire dal 2012 in occasione delle opere di decostruzione degli allestimenti teatrali insistenti sui ruderi dell’anfiteatro romano di Cagliari, il contributo riflette sugli esiti di una peculiare analisi stratigrafica, avente ad oggetto gli interventi che hanno interessato l’impianto e il suo ambiente sociale nel corso dei suoi 157 anni di “storia archeologica”, confluita da ultimo nel documento di fattibilità delle alternative progettuali, candidato al bando del Comune di Cagliari “Interventi di tutela e messa in sicurezza per la fruibilità dell'Anfiteatro Romano”. L’analisi conferma come nello “stretto” spazio di quest’ultimo strato, dove si gioca la vita archeologica di un sito, l’archeologia contemporanea sia in grado, secondo un approccio risk-oriented, di offrire un contributo concreto alla pianificazione interpretativa e gestionale dei siti, in un’ottica di tutela e di valorizzazione sostenibili.

Archeologia della ‘storia archeologica’ di un sito. L’ultimo strato dell’Anfiteatro Romano di Cagliari

Mattia Sanna Montanelli
;
Fabio Calogero Pinna
2024-01-01

Abstract

The "last layer," which all citizens contribute to forming, more or less consciously, in the present, stands as the most reliable witness to the actions carried out by contemporary communities, driven by various forces that are not always aligned with a shared project vision. By recording the most recent repurposing of a context in an "archaeological" sense, this forming layer appears, compared to deeper ones, more laden with ἀρχή, meaning origin, rather than ἀρχαῖος, meaning ancient. As part of the "archaeological history" of a site and an indispensable pre-design knowledge foundation, Contemporary Archaeology can represent, using the "stratigraphic method," the forces (not only physical but also often value-based) still acting on an asset recognized for its public cultural interest. Drawing from a well-qualified body of sources (heterogeneous in nature, producers, and chronological segments), collected since 2012 during the deconstruction works of the theatrical installations on the ruins of the Roman amphitheater of Cagliari, this contribution reflects on the outcomes of a unique stratigraphic analysis. This analysis focuses on the interventions that have affected the structure and its social environment over its 157 years of "archaeological history," culminating in the feasibility document for alternative projects, submitted for the City of Cagliari's bid "Protection and safety interventions for the usability of the Roman Amphitheater." The analysis confirms that within the "narrow" space of this last layer, where the archaeological life of a site unfolds, Contemporary Archaeology, through a risk-oriented approach, can offer a concrete contribution to the interpretive and management planning of sites, with a view to sustainable protection and enhancement.
2024
9791259950994
L’‘ultimo strato’ che, più o meno consapevolmente, tutti i cittadini concorrono nel presente a formare, si presenta come il testimone più attendibile delle azioni esercitate dalle comunità contemporanee sotto la spinta di diverse istanze, non sempre protese verso un’idea progettuale condivisa. Registrando le più recenti rifunzionalizzazioni di un contesto in senso ‘archeologico’, tale strato in formazione appare, rispetto a strati più profondi, maggiormente carico di ἀρχή, di origine, piuttosto che di ἀρχαῖος, di antico. Partecipe della “storia archeologica” di un sito, indispensabile fondamento conoscitivo pre-progettuale, l’Archeologia contemporanea è in grado di rappresentare con ‘metodo stratigrafico’ le forze (non solo fisiche, ma spesso anche valoriali) ancora agenti su un bene di cui sia riconosciuto un interesse culturale pubblico. Attraverso un corpus ben qualificato di fonti (eterogenee per natura, soggetti produttori e segmenti cronologici), raccolto a partire dal 2012 in occasione delle opere di decostruzione degli allestimenti teatrali insistenti sui ruderi dell’anfiteatro romano di Cagliari, il contributo riflette sugli esiti di una peculiare analisi stratigrafica, avente ad oggetto gli interventi che hanno interessato l’impianto e il suo ambiente sociale nel corso dei suoi 157 anni di “storia archeologica”, confluita da ultimo nel documento di fattibilità delle alternative progettuali, candidato al bando del Comune di Cagliari “Interventi di tutela e messa in sicurezza per la fruibilità dell'Anfiteatro Romano”. L’analisi conferma come nello “stretto” spazio di quest’ultimo strato, dove si gioca la vita archeologica di un sito, l’archeologia contemporanea sia in grado, secondo un approccio risk-oriented, di offrire un contributo concreto alla pianificazione interpretativa e gestionale dei siti, in un’ottica di tutela e di valorizzazione sostenibili.
Roman Amphitheater; Archaeological History; Cagliari; Sardegna; Risk Management Approach
Anfiteatro Romano; Storia Archeologica; Cagliari; Sardegna; Gestione del Rischio
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