Le donne nell’antica Roma erano escluse sia dalle assemblee popolari, sia dalla vita militare, sia dalla possibilità di ricoprire cariche pubbliche e di esercitare gli of!cia civilia, detti appunto virilia. Per questo motivo erano esentate dal pagamento dei tributi. Una recente dottrina sembra, però, orientata nel senso di ritenere che con la lex Oppia (215 a.C.), che aveva stabilito che le donne non potessero avere gioielli di più di mezza oncia d’oro, non potessero indossare vestiti dai colori appariscenti, non potessero usare le carrozze se non per motivi legati a cerimonie religiose, si fosse imposto alle donne di versare nelle casse dello Stato tutto l’oro posseduto oltre la mezza oncia, prevedendo dunque un vero e proprio tributo. Ma, come osserva in seguito (42 a.C.) Ortensia, *glia del grande oratore Ortensio Ortalo, incaricata dalle matronae più ricche di difenderle dalla tassa stabilita sui loro patrimoni per sostenere le spese militari, «perché dobbiamo pagare tributi noi, se non abbiamo avuto né magistrature, né onori, né capitanati, né parte alcuna nel governo?».
Le donne e i tributi nell'antica Roma
Sanna, Maria Virginia
2024-01-01
Abstract
Le donne nell’antica Roma erano escluse sia dalle assemblee popolari, sia dalla vita militare, sia dalla possibilità di ricoprire cariche pubbliche e di esercitare gli of!cia civilia, detti appunto virilia. Per questo motivo erano esentate dal pagamento dei tributi. Una recente dottrina sembra, però, orientata nel senso di ritenere che con la lex Oppia (215 a.C.), che aveva stabilito che le donne non potessero avere gioielli di più di mezza oncia d’oro, non potessero indossare vestiti dai colori appariscenti, non potessero usare le carrozze se non per motivi legati a cerimonie religiose, si fosse imposto alle donne di versare nelle casse dello Stato tutto l’oro posseduto oltre la mezza oncia, prevedendo dunque un vero e proprio tributo. Ma, come osserva in seguito (42 a.C.) Ortensia, *glia del grande oratore Ortensio Ortalo, incaricata dalle matronae più ricche di difenderle dalla tassa stabilita sui loro patrimoni per sostenere le spese militari, «perché dobbiamo pagare tributi noi, se non abbiamo avuto né magistrature, né onori, né capitanati, né parte alcuna nel governo?».File | Dimensione | Formato | |
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