As some recent work on sound spatiality shows (Guiu et alii, 2014), it is not useful per se to essentialise sound (i.e. isolating it from the other senses, or by turning it into a simple feature of the space), as much as including it in a context that takes into account the dimensions multi-rhythmic, multi-temporal and transcalar dimensions of urban territory, recalling in some ways the legacy of Henry Lefebvre. The analysis of the soundscape in public space invites us to rethink the transformations taking place in the urban territory in the light of the cadences of sounds, noises, echoes and voices that are produced there, taking into account environmental contexts, temporalities rhythms and social practices to which they are linked.

Come mostrano alcuni lavori recenti sulla spazialità sonora (Guiu et alii, 2014), non è utile in sé essenzializzare il sonoro (cioè isolandolo dagli altri sensi, o trasformandolo in una semplice caratteristica dello spazio), quanto includerlo in un contesto che tenga conto delle dimensioni multiritmiche, pluritemporali e transcalari del territorio urbano, richiamando in qualche modo le eredità degli ultimi lavori di Henry Lefebvre. L’analisi del paesaggio sonoro nello spazio pubblico ci invita quindi a ripensare le trasformazioni in atto nel territorio urbano alla luce delle cadenze dei suoni, dei rumori, degli echi e delle voci che si vi producono, tenendo conto dei contesti ambientali, delle temporalità, dei ritmi e delle pratiche sociali a cui sono legati.

Ascolto urbano (Cagliari)

Cattedra Raffaele
2024-01-01

Abstract

As some recent work on sound spatiality shows (Guiu et alii, 2014), it is not useful per se to essentialise sound (i.e. isolating it from the other senses, or by turning it into a simple feature of the space), as much as including it in a context that takes into account the dimensions multi-rhythmic, multi-temporal and transcalar dimensions of urban territory, recalling in some ways the legacy of Henry Lefebvre. The analysis of the soundscape in public space invites us to rethink the transformations taking place in the urban territory in the light of the cadences of sounds, noises, echoes and voices that are produced there, taking into account environmental contexts, temporalities rhythms and social practices to which they are linked.
2024
978-88-3312-158-1
Come mostrano alcuni lavori recenti sulla spazialità sonora (Guiu et alii, 2014), non è utile in sé essenzializzare il sonoro (cioè isolandolo dagli altri sensi, o trasformandolo in una semplice caratteristica dello spazio), quanto includerlo in un contesto che tenga conto delle dimensioni multiritmiche, pluritemporali e transcalari del territorio urbano, richiamando in qualche modo le eredità degli ultimi lavori di Henry Lefebvre. L’analisi del paesaggio sonoro nello spazio pubblico ci invita quindi a ripensare le trasformazioni in atto nel territorio urbano alla luce delle cadenze dei suoni, dei rumori, degli echi e delle voci che si vi producono, tenendo conto dei contesti ambientali, delle temporalità, dei ritmi e delle pratiche sociali a cui sono legati.
Soundscape, rhythms, social practices, sound events, waterfront Cagliari
Paesaggio sonoro, ritmi, pratiche sociali, eventi sonori, waterfront Cagliari
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