Il saggio ripercorre la produzione filmica di Daniele Atzeni che dai primi anni Duemila sperimenta il linguaggio del documentario, ponendo al centro della narrazione le tematiche riconducibili all’orizzonte ampio del sociale. A oggi, il suo corpus di opere si compone di documentari classici e di film d’archivio. Ed è proprio nella pratica del found footage che Atzeni ha individuato la forma espressiva più adatta per far emergere il suo ruolo di autore, perseguendo, attraverso una visione poetica personale, il giusto equilibrio tra la dimensione estetica e quella tematica. Da tale pratica derivano i film, I morti di Alos e Inferru, dei quali il presente contributo intende offrire una lettura puntuale e articolata.

Daniele Atzeni. Il racconto della realtà tra documentario e found footage film

Michela Buttu
2024-01-01

Abstract

Il saggio ripercorre la produzione filmica di Daniele Atzeni che dai primi anni Duemila sperimenta il linguaggio del documentario, ponendo al centro della narrazione le tematiche riconducibili all’orizzonte ampio del sociale. A oggi, il suo corpus di opere si compone di documentari classici e di film d’archivio. Ed è proprio nella pratica del found footage che Atzeni ha individuato la forma espressiva più adatta per far emergere il suo ruolo di autore, perseguendo, attraverso una visione poetica personale, il giusto equilibrio tra la dimensione estetica e quella tematica. Da tale pratica derivano i film, I morti di Alos e Inferru, dei quali il presente contributo intende offrire una lettura puntuale e articolata.
2024
978-88-3312-160-4
Cinema sardo; Documentario; Found footage; Riuso; Archivio
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/432865
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact