Preliminarily, some critical issues have been identified "straddling" between public law in the strict sense (in particular, inherent in profiles of dubious constitutional legitimacy) and administrative law (deriving from the airtightness of the editorial technique adopted in packaging the co-existing disciplines – national and regional, "of principles" and not -). An attempt has therefore been made to infer certain "pre-understanding" widespread "upstream" among commentators; to then outline the parable with which the regional legislator originally implemented the original meta-provisions on the institute, and then operate a "homologating" political solution. At this point, having ascertained that the problem of co-existence was not attributable only to the regional legislator, previous studies were used with which a redeployment was also made of administrative law on the technical side (through a "revisitation" of the main categories and institutes of most frequent reference in the light of an updated discourse on the epistemological, theoretical and systemic level) in order to restore its suitability for adaptation to the specific instances of the (post-)modern. This, in order to contain the aforementioned criticalities, pending an intervention de iure condendo.

Preliminarmente, sono state enucleate alcune criticità "a cavallo" fra il diritto pubblico in senso stretto (in particolare, inerenti a profili di dubbia legittimità costituzionale) e quello amministrativo (derivanti dall'ermeticità della tecnica redazionale adottata nel confezionare le co-esistenti discipline – nazionale e regionali, "di principi" e non –). Si è quindi tentato d'inferire certa "precomprensione" diffusa "a monte" fra i commentatori: delineando la parabola con la quale il Legislatore regionale ha originariamente prestato attuazione alle meta-disposizioni originarie sull'istituto, per poi operare una soluzione politica "omologante". A tal punto, constatato che il problema di co-esistenza non era imputabile al solo Legislatore regionale, ci si è avvalsi di precedenti studi coi quali si è operata una ridislocazione anche del diritto amministrativo sul versante della tecnica (mediante una "rivisitazione" delle principali categorie e degli istituti di più frequente riferimento, alla luce di un aggiornato discorso sul piano epistemologico, teoretico e sistemico) onde restituirgli idoneità di adattamento alle specifiche istanze del (post-)moderno. Ciò, al fine di contenere le menzionate criticità, in attesa di un intervento de iure condendo.

Contributo di metodo ad uno studio delle "variazioni (edilizie) essenziali"

Paolo Cotza
2024-01-01

Abstract

Preliminarily, some critical issues have been identified "straddling" between public law in the strict sense (in particular, inherent in profiles of dubious constitutional legitimacy) and administrative law (deriving from the airtightness of the editorial technique adopted in packaging the co-existing disciplines – national and regional, "of principles" and not -). An attempt has therefore been made to infer certain "pre-understanding" widespread "upstream" among commentators; to then outline the parable with which the regional legislator originally implemented the original meta-provisions on the institute, and then operate a "homologating" political solution. At this point, having ascertained that the problem of co-existence was not attributable only to the regional legislator, previous studies were used with which a redeployment was also made of administrative law on the technical side (through a "revisitation" of the main categories and institutes of most frequent reference in the light of an updated discourse on the epistemological, theoretical and systemic level) in order to restore its suitability for adaptation to the specific instances of the (post-)modern. This, in order to contain the aforementioned criticalities, pending an intervention de iure condendo.
2024
978-88-947730-6-4
Preliminarmente, sono state enucleate alcune criticità "a cavallo" fra il diritto pubblico in senso stretto (in particolare, inerenti a profili di dubbia legittimità costituzionale) e quello amministrativo (derivanti dall'ermeticità della tecnica redazionale adottata nel confezionare le co-esistenti discipline – nazionale e regionali, "di principi" e non –). Si è quindi tentato d'inferire certa "precomprensione" diffusa "a monte" fra i commentatori: delineando la parabola con la quale il Legislatore regionale ha originariamente prestato attuazione alle meta-disposizioni originarie sull'istituto, per poi operare una soluzione politica "omologante". A tal punto, constatato che il problema di co-esistenza non era imputabile al solo Legislatore regionale, ci si è avvalsi di precedenti studi coi quali si è operata una ridislocazione anche del diritto amministrativo sul versante della tecnica (mediante una "rivisitazione" delle principali categorie e degli istituti di più frequente riferimento, alla luce di un aggiornato discorso sul piano epistemologico, teoretico e sistemico) onde restituirgli idoneità di adattamento alle specifiche istanze del (post-)moderno. Ciò, al fine di contenere le menzionate criticità, in attesa di un intervento de iure condendo.
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