Il tema dei giardini storici è nuovamente al centro degli interessi internazionali, a seguito dei profondi cambiamenti ambientali e sociali degli ultimi decenni. Il rinnovato interesse per essi pone in luce la carenza di competenze specialistiche e l’inadeguatezza delle normative, per cui sembra opportuno affrontare un percorso di ricerca innovativo, capace di leggerli come sintesi di aspetti riferibili a discipline diverse. In tale filone di investigazione rientra lo studio qui presentato, condotto sul verde urbano della città di Cagliari nel contesto otto-novecentesco, con approfondimenti sulla villa Congiu-Pattarozzi, opera di Dionigi Scano. L’obiettivo è quello di ampliare la conoscenza di tale patrimonio, rimarcando il significato e l’importanza della sua memoria, al fine di salvaguardarne la sua trasmissione alle generazioni future. Nello specifico, l’analisi condotta si pone come obiettivo il recupero dell’architettura del giardino e dei suoi manufatti, ricucendo le relazioni, ora recise, tra gli elementi costruiti, scultorei e vegetali. Infine, aspetto centrale dello studio rimane quello di garantire la qualità del progetto di conservazione e valorizzazione, attraverso un approccio transcalare e multidisciplinare.
Cagliari città di giardini. La villa Congiu-Pattarozzi. Note di storia e conservazione
Caterina Giannattasio
;Martina Porcu
;Mirko Melis
2024-01-01
Abstract
Il tema dei giardini storici è nuovamente al centro degli interessi internazionali, a seguito dei profondi cambiamenti ambientali e sociali degli ultimi decenni. Il rinnovato interesse per essi pone in luce la carenza di competenze specialistiche e l’inadeguatezza delle normative, per cui sembra opportuno affrontare un percorso di ricerca innovativo, capace di leggerli come sintesi di aspetti riferibili a discipline diverse. In tale filone di investigazione rientra lo studio qui presentato, condotto sul verde urbano della città di Cagliari nel contesto otto-novecentesco, con approfondimenti sulla villa Congiu-Pattarozzi, opera di Dionigi Scano. L’obiettivo è quello di ampliare la conoscenza di tale patrimonio, rimarcando il significato e l’importanza della sua memoria, al fine di salvaguardarne la sua trasmissione alle generazioni future. Nello specifico, l’analisi condotta si pone come obiettivo il recupero dell’architettura del giardino e dei suoi manufatti, ricucendo le relazioni, ora recise, tra gli elementi costruiti, scultorei e vegetali. Infine, aspetto centrale dello studio rimane quello di garantire la qualità del progetto di conservazione e valorizzazione, attraverso un approccio transcalare e multidisciplinare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.