«Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interessata, metodi o tecniche idonei a influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e di valutare i fatti»: è questo il divieto, posto a tutela della libertà morale, declinato dal legislatore in due diverse disposizioni del codice di procedura penale, dedicate, rispettivamente, ai mezzi di prova e di ricerca della prova (art. 188 c.p.p.) e all’interrogatorio dell’imputato (art. 64, comma 2, c.p.p.). La previsione, oltre che introdurre un classico divieto probatorio, costituisce un vero e proprio baluardo a difesa della dignità umana, rappresentando diretta applicazione di un fondamentale principio costituzionale; una norma dal richiamo etico davvero significativo, che invita a riflettere sul confine tra la ricerca della verità e il rispetto dei diritti inviolabili dell’individuo. Attraverso un percorso che si snoda tra teoria e prassi, che muove dalle origini storiche e si sofferma sulle implicazioni giuridiche delle interpretazioni di dottrina e giurisprudenza, il volume esplora i delicati equilibri che il divieto de quo impone di mantenere (soprattutto alla luce dei nuovi scenari frutto del progresso tecnologico), evidenziando il ruolo fondamentale che esso riveste nella prevenzione degli abusi e nella salvaguardia dei principi democratici.

La tutela della libertà morale nella formazione della prova penale

Chelo, Andrea
2025-01-01

Abstract

«Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interessata, metodi o tecniche idonei a influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e di valutare i fatti»: è questo il divieto, posto a tutela della libertà morale, declinato dal legislatore in due diverse disposizioni del codice di procedura penale, dedicate, rispettivamente, ai mezzi di prova e di ricerca della prova (art. 188 c.p.p.) e all’interrogatorio dell’imputato (art. 64, comma 2, c.p.p.). La previsione, oltre che introdurre un classico divieto probatorio, costituisce un vero e proprio baluardo a difesa della dignità umana, rappresentando diretta applicazione di un fondamentale principio costituzionale; una norma dal richiamo etico davvero significativo, che invita a riflettere sul confine tra la ricerca della verità e il rispetto dei diritti inviolabili dell’individuo. Attraverso un percorso che si snoda tra teoria e prassi, che muove dalle origini storiche e si sofferma sulle implicazioni giuridiche delle interpretazioni di dottrina e giurisprudenza, il volume esplora i delicati equilibri che il divieto de quo impone di mantenere (soprattutto alla luce dei nuovi scenari frutto del progresso tecnologico), evidenziando il ruolo fondamentale che esso riveste nella prevenzione degli abusi e nella salvaguardia dei principi democratici.
2025
9788813388560
Libertà morale verità processo penale
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
CHELO - LA TUTELA DELLA LIBERTA MORALE ... - MONOGRAFIA STAMPATA.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: versione editoriale (VoR)
Dimensione 2.45 MB
Formato Adobe PDF
2.45 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/440285
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact