Il cibo, da elemento primario e fondamentale per il sostentamento della vita umana, sta oggi cambiando e assumendo un’importanza crescente da diversi punti divista, dove quello della sopravvivenza – almeno nei paesi più ricchi - risulta il meno rilevante. Ci troviamo di fronte a cambiamenti innegabili, che riguardano ciò che mettiamo nei nostri piatti, la struttura dei singoli pasti, i tempi e luoghi dedicati ad approvvigionamento, preparazione e consumo dei cibi, oltre che al numero e alla varietà delle portate. Non solo le abitudini alimentari cambiano, ma cambia il significato stesso dell’atto del mangiare ed il nostro ruolo rispetto ad esso. Il cibo, al di là del soddisfare un nostro bisogno primario, si configura in realtà come un concetto multidimensionale che può essere analizzato nei suoi aspetti geobiologici, materiali e simbolici, in un processo in cui parallelamente sono in continua trasformazione i meccanismi di produzione e consumo. Prendendo le fila dagli stimoli dell’approccio sviluppista – che si distanzia da una idea totalizzante del cibo, ritenuto fatto immutabile e rituale, e allo stesso tempo rifiuta il primato assoluto del ruolo della classe sociale e del sistema economico di appartenenza – il lavoro presentato in questo volume integra una pluralità di filoni teorici ed empirici, configurando una trama originale della storia alimentare sarda nell’arco degli ultimi settantacinque anni, con una focalizzazione analitica sulle trasformazioni socioeconomiche osservate negli ultimi decenni.
Lo spazio del commestibile. Tradizione e innovazione nelle pratiche alimentari in Sardegna
antonello podda
;emanuela porru
2025-01-01
Abstract
Il cibo, da elemento primario e fondamentale per il sostentamento della vita umana, sta oggi cambiando e assumendo un’importanza crescente da diversi punti divista, dove quello della sopravvivenza – almeno nei paesi più ricchi - risulta il meno rilevante. Ci troviamo di fronte a cambiamenti innegabili, che riguardano ciò che mettiamo nei nostri piatti, la struttura dei singoli pasti, i tempi e luoghi dedicati ad approvvigionamento, preparazione e consumo dei cibi, oltre che al numero e alla varietà delle portate. Non solo le abitudini alimentari cambiano, ma cambia il significato stesso dell’atto del mangiare ed il nostro ruolo rispetto ad esso. Il cibo, al di là del soddisfare un nostro bisogno primario, si configura in realtà come un concetto multidimensionale che può essere analizzato nei suoi aspetti geobiologici, materiali e simbolici, in un processo in cui parallelamente sono in continua trasformazione i meccanismi di produzione e consumo. Prendendo le fila dagli stimoli dell’approccio sviluppista – che si distanzia da una idea totalizzante del cibo, ritenuto fatto immutabile e rituale, e allo stesso tempo rifiuta il primato assoluto del ruolo della classe sociale e del sistema economico di appartenenza – il lavoro presentato in questo volume integra una pluralità di filoni teorici ed empirici, configurando una trama originale della storia alimentare sarda nell’arco degli ultimi settantacinque anni, con una focalizzazione analitica sulle trasformazioni socioeconomiche osservate negli ultimi decenni.| File | Dimensione | Formato | |
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