Introduction. Archaeological Citizen Science From Southern Europe

This introductory chapter examines the application and development of citizen science within the field of archaeology, particularly in Southern Europe. Tracing its origins to the professionalisation of science in the 19th century and the advent of digital platforms, it contextualises the historical, methodological, and technological frameworks that underpin contemporary citizen science. The chapter highlights the unique contributions and challenges of integrating citizen science into archaeology, including its capacity to democratise cultural heritage through public participation and its limitations when reduced to crowdsourcing tasks. Special attention is given to the alignment between citizen science and public archaeology, exploring their shared commitment to fostering societal impact while distinguishing their methodological and conceptual differences. Grounded in the principles of the Faro Convention, the chapter advocates for a people-centred approach to heritage, emphasising the transformative potential of dialogical methodologies to bridge gaps between academic research and community engagement. Ultimately, it situates citizen science as a tool for reshaping archaeological practice, fostering inclusion, and addressing the ethical and practical implications of digital and participatory paradigms.The examination of citizen science in archaeology has been heavily influenced by case studies and theories from Anglophone countries, where a distinctive policy and social framework exists. However, there is currently a notable absence of consideration on the subject in the Mediterranean context. This book, through an examination of the strengths and limitations of citizen science in southern Europe, provides fresh insights and perspectives that inform the development of more effective citizen science projects in southern Europe and beyond. It seeks not only to explore the region in question but also to facilitate cross-cultural and international collaboration and promote a greater understanding of the role of citizen science in diverse contexts. The chapters feature different study approaches: legal conceptions, case studies from Spain, Italy, and Greece, methodological, technical, and critical approaches, and updates of the citizen science literature, providing readers with diverse perspectives. As the first volume about citizen science in archaeological research and practice in Southern Europe, this book is for researchers in and practitioners of citizen science, archaeology, and Mediterranean Studies.

Questo capitolo introduttivo esamina l’applicazione e lo sviluppo della citizen science nell’ambito dell’archeologia, con particolare riferimento all’Europa meridionale. Ripercorrendo le sue origini, dalla professionalizzazione della scienza nel XIX secolo fino all’avvento delle piattaforme digitali, il capitolo contestualizza i quadri storici, metodologici e tecnologici che stanno alla base della citizen science contemporanea. Viene messo in evidenza il contributo specifico e le sfide connesse all’integrazione della citizen science nell’archeologia, tra cui la sua capacità di democratizzare il patrimonio culturale attraverso la partecipazione pubblica, ma anche i suoi limiti quando si riduce a semplici attività di crowdsourcing. Un’attenzione particolare è dedicata alla convergenza tra citizen science e archeologia pubblica, esplorandone l’impegno comune verso la generazione di impatto sociale, pur distinguendone le differenze metodologiche e concettuali. Radicato nei principi della Convenzione di Faro, il capitolo promuove un approccio al patrimonio centrato sulle persone, sottolineando il potenziale trasformativo delle metodologie dialogiche nel colmare il divario tra ricerca accademica e coinvolgimento delle comunità. In definitiva, la citizen science viene presentata come uno strumento in grado di ridefinire la pratica archeologica, promuovere l’inclusione e affrontare le implicazioni etiche e operative dei paradigmi digitali e partecipativi. Lo studio della citizen science in ambito archeologico è stato finora fortemente influenzato da casi studio e teorie provenienti dai paesi anglofoni, caratterizzati da specifici contesti politici e sociali. Tuttavia, manca attualmente una riflessione approfondita sul tema nel contesto mediterraneo. Attraverso un’analisi dei punti di forza e dei limiti della citizen science nell’Europa meridionale, questo volume propone nuove prospettive e spunti utili per lo sviluppo di progetti di citizen science più efficaci, sia all’interno della regione che oltre i suoi confini. L’obiettivo non è solo quello di indagare l’area geografica in questione, ma anche di favorire la collaborazione internazionale e interculturale, promuovendo una comprensione più ampia del ruolo della citizen science in contesti differenti. I capitoli adottano approcci diversi: concezioni giuridiche, studi di caso da Spagna, Italia e Grecia, prospettive metodologiche, tecniche e critiche, e aggiornamenti sulla letteratura in materia, offrendo così al lettore una pluralità di punti di vista. Primo volume dedicato alla citizen science nella ricerca e nella pratica archeologica nell’Europa meridionale, questo libro si rivolge a ricercatori e professionisti attivi nei campi della citizen science, dell’archeologia e degli studi sul Mediterraneo.