Alberto Ventura è stato tra i maggiori islamisti della sua generazione, di certo, anche secondo il giudizio di molti colleghi e studiosi, un autentico antesignano nel sondare tematiche poco dibattute nei contesti accademici nazionale e internazionale. Da sempre, nei suoi scritti, si osserva una capacità rara di rendere intellegibili – a lettori specialisti e non – autori e dottrine di non semplice comprensione. Caratteristica ben nota anche a coloro che, negli anni, hanno avuto il privilegio di frequentare le sue lezioni presso le Università di Cagliari, dell’Orientale di Napoli e della Calabria, oltre che in occasione di seminari e conferenze presso altre sedi. Nella cosiddetta catena di trasmissione degli studi accademici, gli scritti e gli insegnamenti di Alberto Ventura lo collocano tra gli allievi prediletti di Alessandro Bausani. Ma mentre il maestro, Bausani, ha saputo mirabilmente incentrare i propri interessi di ricerca sull’Islam dei margini o marginale, Ventura non ha mai interrotto lo studio e la scrupolosa dimostrazione di quanto quegli elementi ritenuti propri dell’Islam periferico, in verità, permeino credenze e pratiche del nucleo originario della dottrina. L’opera di Alberto Ventura ha dato un apporto fondamentale alla disseminazione dell’islamistica e al pensiero sufi inteso come metodo e insegnamento, attraverso l’analisi e il raffronto di casi studio specifici, ma anche con opere di più ampio respiro, come la curatela della traduzione dell’edizione dei detti e fatti del profeta Muhammad. Concepito inizialmente come Festschrift, in seguito alla prematura scomparsa di Ventura nell’agosto 2022, il volume raccoglie contributi di studiosi, colleghi e allievi, che hanno voluto rendergli omaggio con saggi che esplorano tematiche affini alla sua sensibilità accademica da diverse prospettive storico-geografiche.

Il dibattito sulla liceità dei dispositivi audio nella città di al-Ḥudayda in epoca tardo ottomana

Melis N
2025-01-01

Abstract

Alberto Ventura è stato tra i maggiori islamisti della sua generazione, di certo, anche secondo il giudizio di molti colleghi e studiosi, un autentico antesignano nel sondare tematiche poco dibattute nei contesti accademici nazionale e internazionale. Da sempre, nei suoi scritti, si osserva una capacità rara di rendere intellegibili – a lettori specialisti e non – autori e dottrine di non semplice comprensione. Caratteristica ben nota anche a coloro che, negli anni, hanno avuto il privilegio di frequentare le sue lezioni presso le Università di Cagliari, dell’Orientale di Napoli e della Calabria, oltre che in occasione di seminari e conferenze presso altre sedi. Nella cosiddetta catena di trasmissione degli studi accademici, gli scritti e gli insegnamenti di Alberto Ventura lo collocano tra gli allievi prediletti di Alessandro Bausani. Ma mentre il maestro, Bausani, ha saputo mirabilmente incentrare i propri interessi di ricerca sull’Islam dei margini o marginale, Ventura non ha mai interrotto lo studio e la scrupolosa dimostrazione di quanto quegli elementi ritenuti propri dell’Islam periferico, in verità, permeino credenze e pratiche del nucleo originario della dottrina. L’opera di Alberto Ventura ha dato un apporto fondamentale alla disseminazione dell’islamistica e al pensiero sufi inteso come metodo e insegnamento, attraverso l’analisi e il raffronto di casi studio specifici, ma anche con opere di più ampio respiro, come la curatela della traduzione dell’edizione dei detti e fatti del profeta Muhammad. Concepito inizialmente come Festschrift, in seguito alla prematura scomparsa di Ventura nell’agosto 2022, il volume raccoglie contributi di studiosi, colleghi e allievi, che hanno voluto rendergli omaggio con saggi che esplorano tematiche affini alla sua sensibilità accademica da diverse prospettive storico-geografiche.
2025
978-88-6719-324-0
al-Ḥudayda; Impero ottomano; Yemen ottomano; Sviluppo tecnologico
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