Nell'ambito della serialità italiana di ultima generazione, ci sono diverse serie tv, specialmente teen dramas, che ritraggono, in maniera più o meno efficace, lo spettro dei disturbi psichiatrici, il ricovero ospedaliero e le cure psichiatriche, intrecciandoli con problematiche legate all'adolescenza o con relazioni amorose. Ci riferiamo, in particolare, a Mental (Michele Vannucci, 2020) e a Tutto chiede salvezza (Francesco Bruni, 2022-2024): la prima è la versione italiana di una serie finlandese, Sekasin, disponibile su RaiPlay, mentre la seconda, disponibile su Netflix, è tratta dal romanzo autobiografico di Daniele Mencarelli. La serialità complessa (Mittell 2017), congiuntamente alla ridefinizione dei formati, dei linguaggi e delle pratiche di fruizione dei prodotti attraverso diversi canali mediali, ha finalmente restituito visibilità a tematiche delicate e poco frequentate dalla televisione generalista, come la malattia mentale e i relativi trattamenti all’interno di reparti e strutture dedicate. Il tema della follia, nelle sue molteplici accezioni e sfaccettature, sarà quindi al centro della nostra riflessione in relazione alla crescente normalizzazione e serializzazione dei disturbi psichiatrici nel contesto televisivo italiano. Un ulteriore focus di indagine sarà la lingua impiegata nelle serie, e in particolare la terminologia specialistica in riferimento ai disturbi, alle malattie e alle cure.

Follia seriale. La rappresentazione delle patologie psichiatriche in Mental e Tutto chiede salvezza

Myriam Mereu
Primo
2025-01-01

Abstract

Nell'ambito della serialità italiana di ultima generazione, ci sono diverse serie tv, specialmente teen dramas, che ritraggono, in maniera più o meno efficace, lo spettro dei disturbi psichiatrici, il ricovero ospedaliero e le cure psichiatriche, intrecciandoli con problematiche legate all'adolescenza o con relazioni amorose. Ci riferiamo, in particolare, a Mental (Michele Vannucci, 2020) e a Tutto chiede salvezza (Francesco Bruni, 2022-2024): la prima è la versione italiana di una serie finlandese, Sekasin, disponibile su RaiPlay, mentre la seconda, disponibile su Netflix, è tratta dal romanzo autobiografico di Daniele Mencarelli. La serialità complessa (Mittell 2017), congiuntamente alla ridefinizione dei formati, dei linguaggi e delle pratiche di fruizione dei prodotti attraverso diversi canali mediali, ha finalmente restituito visibilità a tematiche delicate e poco frequentate dalla televisione generalista, come la malattia mentale e i relativi trattamenti all’interno di reparti e strutture dedicate. Il tema della follia, nelle sue molteplici accezioni e sfaccettature, sarà quindi al centro della nostra riflessione in relazione alla crescente normalizzazione e serializzazione dei disturbi psichiatrici nel contesto televisivo italiano. Un ulteriore focus di indagine sarà la lingua impiegata nelle serie, e in particolare la terminologia specialistica in riferimento ai disturbi, alle malattie e alle cure.
2025
9788846773050
complessità televisiva; serialità; follia; visibilità; disturbi psichiatrici
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