Per una archeologia di domani. Il progetto per il patrimonio minerario costiero

La letteratura sui paesaggi minerari costieri in Sardegna è molto copiosa; alcuni studi sono di natura storica, altri approfondiscono il carattere antropologico degli insediamenti, diversi s’interrogano sui modi con cui queste straordinarie “corrugazioni della terra” possano sopravvivere nel presente. L’elemento che accomuna le diverse trattazioni è il concetto di “crisi” che, per il caso sardo, ha inizio nella seconda metà del Novecento, quando l’attività estrattiva subisce un lento declino mai arrestatosi. Questo aspetto, generalizzabile anche ad altri contesti oltre quelli isolani, assume grande interesse nella misura in cui permette di riflettere sui percorsi architettonici che i luoghi “del cavare” attivano quando sono investiti da un profondo cambiamento economico e sociale, come quello, ad esempio, che questi contesti hanno attraversato a seguito dei problemi energetici e alla contemporanea entrata in guerra dell’Italia che li obbligherà a dirottare la produzione per questo scopo.