Una mappatura digitale delle confraternite

This article explores the meaning and potential of a digital mapping of the confraternal phenomenon, questioning its value as an analytical tool beyond purely descriptive or visual purposes. Starting from the observation of the fragmentation of scholarship and the dispersion of sources and research outputs, the study argues that these issues can be productively addressed through the integration of historical research and computational tools. Using the case study of Cagliari, the article proposes and tests a methodological approach that employs digital mapping as a heuristic and interpretative device. The historical complexity of confraternities is thus understood not only as a challenge, but also as a resource for addressing broader methodological and epistemological questions related to the study of this multifaceted associative form of the early modern period.

Il contributo indaga il significato e le potenzialità di una mappatura digitale del fenomeno confraternale, interrogandosi sulla sua utilità come strumento di analisi storica oltre ogni finalità meramente descrittiva o visuale. Muovendo dalla constatazione della frammentazione degli studi e della dispersione delle fonti e dei risultati della ricerca, il saggio propone di affrontare tali criticità attraverso l’integrazione tra ricerca storica e strumenti computazionali. A partire dal caso di studio cagliaritano, viene avanzata e sperimentata una proposta metodologica che utilizza la mappatura digitale come dispositivo euristico e interpretativo. La complessità storica delle confraternite è così letta non solo come un limite, ma come una risorsa per affrontare questioni metodologiche ed epistemologiche legate allo studio di una forma associativa dell’antico regime, caratterizzata da una marcata pluralità di pratiche, voci e temporalità.